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DDL ENERGIA. CONGELARE L'IVA CONTRO GLI AUMENTI? SIAMO SICURI CHE SI POSSA FARE? SI CONGELA QUANDO I PREZZI SONO GIA' ALTI? E LA CONCORRENZA CON LO STATO IN CONFLITTO DI INTERESSI?
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Comunicato 
9 giugno 2006 0:00
 

Firenze, 9 Giugno 2006. Il Governo ha licenziato il disegno di legge sull'energia con alcune disposizioni che dovrebbero, a detta del ministro Pierluigi Bersani, contribuire a ridurre il prezzo della benzina. La chiave di tutto sarebbe nel congelamento della lievitazione dell'Iva e delle accise (a partire dal 1 gennaio 2007) rispetto agli aumenti del prezzo base del carburante.
Abbiamo piu' che un ragionevole dubbio che questo possa accadere, e se questa decisione e' il preambolo per narcotizzare una situazione di aumenti che sta diventando esplosiva, rileviamo che si tratta di una pessima partenza.
Vediamo i particolari su tre aspetti.
1 - Cosa significa congelare l'Iva? Siamo sicuri che cio' sara' consentito dall'Unione europea che, proprio dagli introiti Iva, trae sostentamento economico?
2 - I prezzi sono gia' alti oggi e sicuramente lo saranno ancor di piu' quando dovrebbe partire questo congelamento. Si intende "chiudere la stalla quando i buoi sono gia' scapapti"? Non sarebbe forse meglio concepire provvedimenti che non siano solo un congelamento, ma una diminuzione?
3 - E questi provvedimenti, sono forse collegati a creare le condizioni per un mercato concorrenziale? A partire dalla dismissione dell'impegno dello Stato in produzione e distribuzione, specialmente in questo ultimo ambito in cui reti (di Stato) come Agip-Ip agiscono in palese conflitto di interessi essendo contemporaneamente attori del mercato e regolatori dello stesso. A questi interrogativi, per il momento, non vediamo risposte.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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