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Digitale terrestre. La bufala dei contributi
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Comunicato di Primo Mastrantoni
16 giugno 2009 0:00
 
Dare a chi non ne ha bisogno. Questa e' la logica con cui il Governo, ovvero il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, affronta il problema dei contributi per l'acquisto del decoder per il passaggio al digitale terrestre della televisione. Per l’acquisto dei decoder e' previsto un contributo (sconto sull'acquisto) di 50 euro per gli abbonati Rai che abbiamo compiuto i 65 anni e che hanno un reddito lordo pari o inferiore a 10mila euro l'anno. Il trucco c'e' perche' il contributo e' previsto solo per l'acquisto di un decoder interattivo e non per quello zapper. Il primo e' quello dotato di lettore smart card per vedere anche i canali a pagamento e' piu' costoso (70-100 euro), il secondo capta solo i canali gratuiti ed e' meno caro (30 euro). Ovvio che le persone anziane, con un reddito basso, preferiscano continuare a vedere i canali gratuiti (si fa per dire perche' pagano il canone!) e non, anche, quelli a pagamento dell'interattivo, il cui decoder, ripetiamo ha un costo maggiore. Queste modalita' di contributo non fanno che danneggiare proprio le persone piu' anziane e meno abbienti, alla faccia delle proclamazioni governative di aiuti ai piu' poveri e vecchi. Tra l'altro, il contributo statale avrebbe coperto integralmente il costo dello zapper, con un minor esborso per le casse erariali, 30 euro invece di 50 euro, o con una estensione maggiore della popolazione interessata.

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