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DIRITTO D'AUTORE E STUDENTI. PER LO STATO L'APPRENDIMENTO DEVE ESSERE DEGRADATO E A BASSA RISOLUZIONE
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Comunicato 
26 gennaio 2008 0:00
 

Firenze, 26 gennaio 2008. Sulla Gazzetta Ufficiale e' stata pubblicata la legge 2/2008 in materia di diritto d'autore, che consente la libera pubblicazione su Internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso scientifico o didattico e solo se non a scopo di lucro. Un decreto del ministero dei Beni Culturali dovra' stabilire la definizione dei "limiti all'uso didattico o scientifico".
Cio' che colpisce e' il fatto che le immagini e le musiche dovranno essere di serie B e, di conseguenza, la qualita' dell'apprendimento non potra' che essere di altrettanta serie B, cioe' degradato e a bassa risoluzione. Sull'altare di un moloch, il diritto d'autore, si sacrificano questa volta gli studenti. Siamo abituati a vedere sacrificati sui vari altari del compromesso politico-ideologico questo o quell'altro diritto o servizio, ma continuiamo a stupirci della capacita' del legislatore di produrre sempre nuovi sacrifici e, ingenuamente, non credevamo si potesse arrivare a tanto. Sicuramente ci sono fior fiore di ragionamenti e motivazioni per tutelare il diritto d'autore (immagini e musiche, per esempio, che a libera disposizione su Internet potrebbero essere rubate da chiunque), ma se questa tutela deve essere sponsorizzata dalla incapacita' dell'autorita' di far rispettare le leggi, crediamo sia meglio non essere ridicoli e ipocriti come previsto in questa legge e quindi far pagare il diritto d'autore sempre o non farlo pagare mai. Il nostro legislatore, invece, in un'orgia di populismo educativo, siccome non e' in grado di far rispettare le leggi e perseguire chi le viola, preferisce far pagare ai soggetti piu' deboli, in questo caso gli studenti. Se non viene compreso questo passaggio e non si cerca di rimediare alle proprie incapacita' amministrative e giudiziali, il risultato continuera' ad essere ridicolo, inefficace e dannoso.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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