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DIVORZIO ALL'ITALIANA
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Comunicato 
29 gennaio 2002 0:00
 


COME DIVORZIARE RISPARMIANDO SOLDI E SOPRATTUTTO SENZA AVVOCATI

Firenze, 29 gennaio 2002. Nella bagarre suscitata dagli inviti del papa dello Stato del Vaticano a rifiutare e boicottare il divorzio, tra fiumi di dichiarazioni in cui spiccano quelle dell'ipocrisia di chi -gia' divorziato- si sente pentito o addolorato del suo gesto ("chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto ,scurdammoce o passato siamo a Napule paesa' …." -con tutto il rispetto per la meravigliosa citta' di Napoli), sara' bene ricordare che la pratica del divorzio e' una di quelle che, a torto, viene considerata come macchinosa e costosa.
E noi -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- che serenamente cerchiamo di aiutare gli italiani a trarre il maggior profitto con la minore spesa in tutti i contesti del vivere civile, adoperandoci anche per modificarli qualora siano un impedimento al diritto al consumo e ai servizi, nonche' alla liberta' di ognuno ad accedervi, grazie ad un rodaggio piu' che trentennale di questa legge, possiamo offrire consigli anche in materia.
Prima di tutto ricordando che per le separazioni consensuali, e i conseguenti divorzi non e' necessario l'avvocato (quindi, se qualcuno vorra' seguire l'invito papale, che faccia pure obiezione ….). Altra cosa nelle separazioni e divorzi per colpa, ma siccome la maggiorparte dei divorzi sono tali per la fine di un rapporto che entrambe le parti riconoscono, la registrazione di questa volonta' puo' essere fatta anche senza dover pagare la parcella ad un avvocato. E' importante ricordare che la presenza dell'avvocato non e' prevista da alcuna legge, e che nessuna legge dice che non ci debba essere. Per cui ci sono comportamenti difformi da Tribunale a Tribunale: in alcuni non e' richiesto l'avvocato, in altri si'. Per saperlo ci si puo' informare presso la cancelleria civile del proprio Tribunale, per conoscere gli usi dello specifico ufficio e, qualora fosse richiesto l'avvocato, chiedere di fare la separazione (e il divorzio dopo) senza la presenza del legale. Va da se', ovviamente, che l'atto presentato per separazione e divorzio deve essere quello finale, senza alcun cambiamento quando si compare davanti al giudice, che si limita a prendere atto della volonta' espressa, perche', se dovesse esserci qualche dubbio, la presenza dell'avvocato diventa indispensabile, anche perche' il giudice dialogherebbe male di procedure con chi non e' avvocato.
Ma abbiamo pensato anche a coloro che gia' hanno presentato la separazione legale spendendo soldi, perche' in base alla sentenza n.154 del 10/05/1999, emessa dalla Corte Costituzionale (pubblicata in GU n.19 del 12/05/1999, prima serie speciale), si puo' chiedere Il rimborso dell’imposta di bollo e dei diritti di cancelleria pagati nel procedimento di separazione. Richiesta che abbiamo concretizzato con due fac-simile presenti sul nostro portale in Internet a questo indirizzo
Si tratta di due istanze di rimborso, per la stessa pratica, rivolte al ministero di Grazia e Giustizia e all'Ufficio del Registro.
Crediamo che questa sia la migliore risposta che si possa dare a questo "pour-parler" che ha attanagliato essenzialmente i politici e, di conseguenza (a ragion veduta) i mezzi di informazione. I cittadini comuni hanno altri problemi nella loro quotidianita', rispetto a chi, per cercare di affermare la sua ideologia, e' specializzato nel sistemare "bombette" di disturbo. E noi cerchiamo di dargli una mano.
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