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EMERGENZA MUCCA PAZZA A VISTA
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Comunicato 
12 febbraio 2002 0:00
 


MANDARE A CASA IL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E QUELLO DELLA SALUTE: CONTRADDITORI, INUTILI E DANNOSI RISPETTO A QUANTO GIA' FANNO E DICONO I RELATIVI COMMISSARI EUROPEI

Firenze, 12 febbraio 2002. Crediamo che il comportamento del ministro della Salute, Girolamo Sirchia, sia significativo di cosa e come le autorita' italiane stiano facendo e pensando per la prevenzione della mucca pazza. Secondo il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito, il ministro e' l'esempio di cosa possa significare "navigazione a vista", con l'aggravante che non stiamo parlando della sua poltrona o della sua salute, ma di quella di tutti i consumatori italiani.
Quando l'altro giorno il ministro delle Politiche Agricole, Gianni Alemanno, propose l'istituzione di un ticket per la sicurezza delle carni bovine, il ministro della Salute si dichiaro' in perfetta sintonia con il suo collega di Governo. Salvo poi precisare che non si trattava di una tassa in piu', ma del pagamento di un servizio in piu' che sarebbe stato erogato per decisione e opera della Coldiretti. E mentre il ministro Alemanno cercava di trincerarsi dietro al fatto che si trattava solo di una proposta e non di una decisione, l'Italia si divideva in pro e contro, con anche la sciagurata divisione di partiti e Regioni pro e contro rispetto al colore politico di appartenenza o meno alla maggioranza di Governo, per finire con il ministro Sirchia ha oggi esternato la sua contrarieta' al ticket, in nome della sua alterita' rispetto a tutto cio' che in economia e sanita' sia un ticket.
Chiaro, no? Questo mentre i Carabinieri scoprono macelli clandestini, macelli comunali non in regola, farine di prodotti animali in quantita' impensabili rispetto al fatto che sono vietate dalla meta' degli anni '990, e ospedali che si ricordano di casi sospetti di morti e malati che potrebbero essere relazionati con la variante umana della Bse.
Inoltre il ministro Alemanno minaccia di denuncia una associazione di consumatori che aveva invitato a non consumare carne rossa, mentre il suo collega di Governo alla Giustizia, Roberto Castelli, dice di avere tra le priorita' l'abolizione dei reati di opinione. E sempre Alleanza Nazionale, il partito del ministro delle Politiche Agricole, si muove come un sol uomo dietro alla necessita' del ticket (che dira' dopo le dichiarazioni odierne del ministro Sirchia?). Per concludere con i 1100 miliardi di lire spesi gia' in materia e un'anagrafe bovina che doveva esser pronta dal 1994 e di cui non si nulla.
Chissa' cosa succedera' alla prossima dichiarazione. Ci sentiamo in dovere di chiedere a viva voce ai nostri ministri di fermarsi. Quello delle Politiche Agricole per la sua inutilita', sancita anche dagli italiani che, con un referendum abrogarono il ministero dell'Agricoltura e se lo rividero comparire con il diverso appellativo da vero e proprio scippo della volonta' popolare: mai come oggi, la inutilita' e dannosita' di questo ministero e' dimostrata: le politiche agricole a livello nazionale sono solo uno spreco di soldi e di false certezze; alla bisogna bastano e avanzano le politiche agricole regionali e della Comunita'. Per quest'ultima, in modo particolare nel caso della Bse, sarebbe piu' che sufficiente, tanto, di piu' (come e' stato dimostrato nei fatti) il suo riflesso nazionale non puo' fare. Quello della Salute anch'esso per la sua inutilita' che, anche se non sancita da un referendum, e' dimostrata nei fatti della sua dannosita': dare segnali contraddittori e non chiari come sta facendo con l'emergenza Bse, ci conferma che, almeno sulla materia, sarebbe piu' che sufficiente l'autorita' comunitaria.
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