testata ADUC
ENEL: LIBERALIZZAZIONE ITALICA
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
28 gennaio 2002 0:00
 


L'ADUC CHIEDE ALL'ANTITRUST DI INTERVENIRE SULLA LICEITA' LIBERALIZZATRICE DEL DECRETO LEGISLATIVO CHE FA RIENTRARE L'ENEL DALLA PORTA PRINCIPALE NELLA GESTIONE DELLA DISTRIBUZIONE DI ENERGIA NEI COMUNI

Firenze, 28 Gennaio 2002. L'Autorita' Antitrust ha dato il via all'acquisizione, da parte di Enel Distribuzione, di 16 aziende (sparse un po' in tutta Italia) che oggi distribuiscono energia elettrica. Il metodo e' stato quello di non avviare l'istruttoria per la verifica di una violazione della legge sulla concorrenza e sul mercato. Secondo l'Autorita', l'operazione rientra nel decreto di liberalizzazione del mercato elettrico: essendo previsto che nei Comuni ci sia una sola concessione, le attuali concessionarie (con partecipazione azionaria degli enti locali) si stanno aggregando territorialmente per vendere a Enel Distribuzione. L'operazione potrebbe essere inversa (cioe' l'Enel Distribuzione che vende alle concessionarie con partecipazione pubblica) solo nel caso in cui queste ultime servissero il 20% delle utenze, ma cosi' non e'.
Ragion per cui -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- l'Enel (con la casacca di "Enel Distribuzione, 100% di sua proprieta') rientra dalla porta principale nella gestione monopolista del servizio. E con l'imprimatur della legge (DL 79/99 art.9) e il visto dell'Antitrust.
Comprendiamo i motivi per cui l'Antitrust non abbia avviato la procedura di verifica, ma ci chiediamo se non sia il caso di avviare una diversa procedura di verifica, cioe' quella sul Decreto legislativo che ha consentito all'Enel di riprendersi il monopolio della distribuzione.
Sembra un fatto marginale e "per gli addetti ai lavori", ma e' bene, invece, che esca da questo ambito, perche' e' l'ennesima dimostrazione del processo italico alla liberalizzazione del mercato, quello energetico nello specifico.
Perche', sempre il DL 79/99, stabilisce che nei Comuni ci sia un solo concessionario? Come si puo' pensare a concorrenza e mercato con una norma del genere? E' evidente che non possa che favorire l'Enel, forte della sua rendita di posizione, di fronte alla quale, solo colossi del suo pari potrebbero competere. Ma siccome questi colossi in Italia non ci sono (ci sarebbero all'estero, ma non gli fanno neanche mettere piede nell'anticamera degli uffici dell'Antitrust, nazionale ed europeo), e' chiaro che si tratta solo di trovare il metodo legale per favorire la continuita' del monopolio di Enel e recuperare anche in quei posti in cui qualcosa si era mosso (pur trattandosi di aziende a capitale pubblico, di enti locali, ma non Enel).
Siccome ci sembra di essere in presenza di norme e fatti che fiaccano il mercato, e quindi concorrenza, qualita' ed economicita', abbiamo deciso di chiedere all'Antitrust un suo intervento chiarificatore in materia.
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS