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L'EPILOGO DELLA DIREZIONE POLITICA ITALIANA DELL'UNDCP
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Comunicato 
26 dicembre 2001 0:00
 



Firenze, 26 dicembre 2001. In un rendiconto interno alle Nazioni Unite, reso noto lunedi' 24 dicembre, Pino Arlacchi direttore dell'Undcp (Ufficio Onu per la lotta alla droga), e' accusato di cattiva amministrazione e di spreco di denaro in un progetto che prevedeva l'uso di un vecchio veliero per creare coscienza del pericolo dell'abuso di droghe. Arlacchi nei giorni scorsi aveva fatto sapere di lasciare il suo incarico a partire dal prossimo 1 gennaio, benche' nei mesi precedenti aveva detto che vi sarebbe rimasto fino alla fine dei giugno 2002. In un precedente rapporto interno Arlacchi era stato criticato per il suo modo autoritario e accentratore di gestire l'ufficio di Vienna dell'Undcp, tant'e' che alcuni finanziatori europei dei programmi dell'Undcp, hanno ritirato il loro contributo (Olanda) o lo hanno ridimensionato (Ue). Arlacchi, secondo il rendiconto, ha ammesso solo degli "errori amministrativi", ma sempre nel rendiconto si citano numerosi "seri errori di management".
Per chi volesse approfondire il rendiconto e tutta la vicenda, consigliamo di leggerla sul "Notiziario-droghe-quotidiano" , edito dall'Aduc.
E' questo l'epilogo dell'intera vicenda -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- su cui, chi aveva messo in dubbio la limpidezza dell'operato di Arlacchi, si era visto affibbiare epiteti come "falsario"? Sembrerebbe di si', perche' l'Onu su queste questioni procede con molta cautela, e prima di far conoscere questo suo rendiconto, ha atteso molto tempo. Crediamo, inoltre, che averlo diffuso alla vigilia di Natale, sia il segnale dell'imbarazzo su tutta la vicenda, oltreche' della voglia di stendere un velo pietoso che lo facesse notare il meno possibile. Un modo di fare a cui, ovviamente, non ci prestiamo, perche' non troviamo una valida ragione (anche una sola) per capire i motivi che abbiano indotto Pino Arlacchi a questo modo di fare. La sua politica disastrosa alimentado la war on drugs, non e' un motivo sufficiente per farci dire che tutto cio' che ha a che fare con queste scelte debba necessariamente essere ambiguo, losco e poco trasparente. Si possono fare le piu' terribili politiche contro la piu' elementare logica umana anche restando alla luce del sole ... a maggior ragione quando -senza eufemismo- sono politiche decise e finanziate dal Palazzo di Vetro. Se questa luce del sole viene a mancare, vuol dire che c'e' qualcos'altro che non torna, anche oltre allo squallore di un personaggio che, tra i meriti che vanta nel suo curriculum italiano, parla di una non meglio identificata sconfitta definitiva della mafia italiana.
L'epilogo della direzione politica italiana dell'Undcp Sembrerebbe di si', vista la non-statura politica del presunto successore di Arlacchi alla direzione dell'ufficio anti-droga dell'Onu, Patrizio Civili, e i suoi trascorsi esclusivamente diplomatici, tutti interni alle Nazioni Unite.
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