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FECONDAZIONE ARTIFICIALE
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Comunicato 
26 gennaio 2002 0:00
 


LA VIOLENZA DELL'ASSISTENZA DI STATO CONTRO GLI UTENTI DEL SERVIZIO SANITARIO CHE "PRETENDONO" DI RISPETTARE LE LEGGI

Firenze, 26 Gennaio 2002. Gran bagarre per una coppia italiana che ha inviato i propri embrioni in Usa, dove, grazie ad un cosiddetto utero in affitto, sono nati due gemelli. Una sorta di muro di contrari -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- si e' eretto trasversalmente rispetto agli schieramenti parlamentari e di parte politica.
La presa di posizione piu' "brutta" che abbiamo letto, e' quella del ministro della Salute, Girolamo Sirchia, non perche' ha espresso la sua contrarieta' a questa pratica (ognuno, anche un ministro, ha il dovere/diritto di pensarla a modo suo e di esternare), ma perche' ha letteralmente detto: "pur rispettando il forte desiderio dei genitori di avere un figlio, sconcerta che fatti del genere avvengano approfittando della normativa". Il ministro condanna questa coppia perche' ha approfittato di una norma, cioe' ha fatto qualcosa che alcuna legge vieta? E questo sarebbe un delitto? O forse perche' il ministro, in assenza di norma, pensa che debba prevalere la sua idea, di come lui vorrebbe che la norma fosse? La conseguenza logica di questo stupore del ministro e': tanto vale che le leggi non ci siano, ma che la legge sia il pensiero di chi ci governa. … della serie: speriamo che questa mattina il nostro governate si sia alzato senza luna storta …
Se questa -come dice il ministro Sirchia- e' la premessa perche' "venga avviata una discussione serena", c'e' da capire cosa il nostro intenda per "serena": cio' che comunque e' riconducibile al suo pensiero? Restiamo col dubbio.
Ci attanaglia anche il dubbio di schizofrenia di chi ci governa, e anche, per lo specifico, di chi e' all'opposizione. Perche' dovrebbe essere consentito a qualcuno vendere il proprio corpo per i piaceri sessuali di un'altra persona (un principio su cui maggioranza e opposizione concordano, pur nelle differenti "proposte" di fattibilita'), e non per i piaceri "filiali" sempre di un'altra persona? Forse un bimbo che non e' totale produzione del proprio corpo non avrebbe altrettanto amore? Se si crede questo, bisognerebbe vietare qualunque forma di adozione (!).
Inoltre, vietare questa pratica, puo' servire solo ad accontentare alcune ideologie teocratiche, ma non tutti gli altri approcci alla vita e al desiderio che sono nella nostra societa', e che per questo hanno diritto di civilta' e di diritto senza piegarsi alla teocrazia che si fa legge. L'alternativa a questa imposizione e' il comodo ed economico aereo verso gli Usa, non verso la tribu' di tagliatori di teste del Borneo piu' interno dove magari questa pratica e' consentita, ma verso gli Stati Uniti d'America.
Per venire alla bramosita' legislativa italiana, sara' bene ricordare che al pessimo progetto approvato a suo tempo dalla Camera (fecondazione assistita solo all'interno della coppia), fecero eco i primi passi del Senato, che approvo' la sua variante statalista: si' alla fecondazione eterologa, ma solo se l'uomo e' sterile, e solo se fatta nelle strutture dello Stato. Un bel gamete di Stato (immaginiamo con schiere di medici obiettori di coscienza che ne avrebbero vanificato il ricorso): tutti d'accordo, ma avendo fatto i conti senza l'oste, quel Vaticano che solo a sentir parlare di fecondazione artificiale gli vengono i brividi sulla schiena, e che riusci' a far entrare nel dimenticatoio il tutto.
Ma grazie -come direbbe il ministro Sirchia- a questi cittadini che approfittano dell'assenza di una legge (usufruendo di un loro diritto -diremmo noi), la questione e' tornata alla luce del sole. E ne vedremo delle belle, perche' siamo in quegli ambiti dove si preannuncia una strage della liberta' di cura e di assistenza sanitaria, che e' si' garantita per tutti, ma solo nel rispetto di una ideologia, di Stato oltre che religiosa.
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