Roma, 26 settembre 2005. Finira' che il Presidente e Amministratore delegato delle ferrovie dello Stato, Elio Catania, passera' alla storia come il Presidente delle zecche. L'ultimo episodio di una passeggera del treno Bolzano-Lecce, punta da un insetto, non fa che confermare lo stato di degrado a cui sono arrivate le nostre ferrovie che nonostante la suddivisione in diverse aziende (Trenitalia, RFI, Italferr, Ferservizi, Ferrovie Real Estate, Grandistazioni, Sogin, Centostazioni, Fercredit, con i relativi consigli di amministrazione, presidenti e amministratori delegati), offrono un sevizio africano. Le promesse fatte vengono prontamente smentite dai fatti. Invece di annunciare investimenti faraonici, sarebbe opportuno rompere i contratti con le ditte inadempienti e licenziare il relativo responsabile di settore di Trenitalia. Se non si fa vuol dire che si e' corresponsabili del degrado.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.