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FERROVIE E SUD ITALIA. E VOGLIONO L'AUMENTO DEL PREZZO DEI BIGLIETTI!
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Comunicato 
23 giugno 2005 0:00
 

Roma, 23 giugno 2005. Le modalita' con cui si svolge il traffico ferroviario nel sud dell'Italia da' l'idea di come i servizi nazionali si adeguino immediatamente alle abitudini e alle esigenze locali. Si parla ovviamente del gioiello delle ferrovie italiane, l'Eurostar e della linea Roma-Reggio Calabria. Gia' alla partenza si storce il naso: moquette con ampie macchie di sporco, bagni la cui igiene non e' definibile, tavolini ribaltabili incerti e con una sporcizia che risale a qualche mese fa. La carrozza ristorante (si fa per dire) offre un piatto di spaghetti (difficili farli male!) che grida vendetta al cospetto di Dio. La temperatura del vagone e' regolata su quella delle vette alpine, che' se non si ha in dotazione un maglione si rischia la polmonite. Il numero delle fermate e' esilarante. Dopo Roma, Napoli merita tre soste, Mergellina, Campi Flegrei e Centrale, non si capisce la sosta a Sapri, che non e' capoluogo di provincia ma che deve avere qualche santo in paradiso. Insomma si comprende che le ferrovie nel sud hanno poca storia e che il meridione d'Italia dovra' ancora aspettare un bel po' di anni per diventare un luogo dove andare. E vogliono anche l'aumento del prezzo dei biglietti!
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.
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