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FERROVIE E TICKETLESS. COME COMPLICARSI LA VITA
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Comunicato 
21 giugno 2005 0:00
 

Roma, 21 Giugno 2004. Finalmente si possono fare i biglietti ferroviari con internet o con il telefono, senza dover fare le fila nelle stazioni o recarsi in agenzia, e senza avere il biglietto cartaceo in mano. Una gran conquista che come tutte le questioni nel nostro Paese si risolve all'italiana, complicando la vita al povero viaggiatore. Vediamo un po'. Il sistema e' valido solo per i treni Eurostar, Intercity (IC) e Intercity Plus (IC Plus). Per l'Eurostar e l'Intercity il viaggiatore riesce a decrittare ma per l'Intercity Plus iniziano le complicazioni relative alle classificazioni plurime. Inoltre per gli IC e IC Plus occorre acquistare anche la prenotazione del posto (3 euro). Sono esclusi dalla prenotazione i treni IC e IC Plus che cambiano la propria numerazione durante il percorso. Il viaggiatore deve quindi sapere se queste tipologie di treni subiscono una mutazione numerica durante il viaggio. In aggiunta, alla prenotazione non sono ammessi gli Eurocity e gli Intercity internazionali. Perche' dunque prenotare con il call center e spendere i soldi della telefonata? Non si fa prima ad andare in agenzia? Gli acquisti via internet o telefonici hanno un senso se c'e' un risparmio in denaro, come avviene per certe prenotazioni aeree, altrimenti a cosa servono? Chi e' invogliato a fare il biglietto telematico o telefonico? Se le Ferrovie dello Stato, o meglio Trenitalia (altra complicazione nominale), non capiscono e' bene che si rassegnino al fallimento, il che puo' interessare poco visto che l'azienda e' pubblica, cioe' pagata con i nostri soldi.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.
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