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FONDI DI INVESTIMENTO FLESSIBILI: UNA WATERLOO
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Comunicato 
23 novembre 2001 0:00
 



Roma, 23 Novembre 2001. Solo 4 su 37 dei fondi flessibili hanno realizzato performance positive negli ultimi 12 mesi: una Waterloo che condanna inesorabilmente Banche e Sim. Il meccanismo dei fondi flessibili e' semplice: il risparmiatore affida i suoi soldi ad un gestore il quale ha carta bianca, cioe' puo' investirli come ritiene piu' opportuno -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc. Non esiste benchmark, cioe' un indice di riferimento per valutare la bravura del gestore, il quale puo' cambiare i fondi quando e come ritiene piu' opportuno, a 360 gradi, in relazione alle proprie valutazioni e addebitando, ovviamente, i costi delle commissioni di ingresso, di uscita, di gestione e di performance al risparmiatore. Dovrebbe essere il paradiso dei piu' bravi. Si e' invece dimostrato l'inferno dei somari. La prova provata sono i rendimenti negativi, realizzati dalla stragrande maggioranza dai fondi flessibili: il 90% circa. I gestori si giustificano sostenendo che il settore sul quale hanno investito (tecnologici, media e telecomunicazioni), e' stato particolarmente negativo. Ma chi li ha obbligati ad investire in quel settore se, avendo carta bianca, potevano sbizzarrirsi in tutti gli altri, che tra l'altro hanno realizzato buone performance? Alla fiera dei somari insomma, ferma restando che il conto lo paga il povero risparmiatore. Consigli al risparmiatore: arrabbiatevi, minacciate di ritirare i vostri soldi, chiedete la testa dei responsabili, non fidatevi piu' e aprite il nostro portale, alla
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