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FONDI DI INVESTIMENTO: GPF MULTIMARCA, SCOPRIAMO IL TRUCCO
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Comunicato 
11 settembre 2001 0:00
 



Roma, 11 settembre 2001. Scopriamo gli altarini delle gestioni patrimoniali in fondi (Gpf) multimarca -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc. Come e' noto le Gpf possono essere monomarca, costituite da fondi della stessa banca, che applica doppie commissioni, sulla Gpf e sui singoli fondi (guadagna cioe' due volte sullo stesso prodotto), o multimarca costituite da fondi di diversi gestori, sulle quali si applicano sempre doppie commissioni, una delle quali va alle Gpf e una ai gestori dei singoli fondi. Le Gpf multimarca dovrebbero essere piu' redditizie, visto che i criteri di scelta dovrebbero essere quelli attinenti alla qualita' dei fondi stessi. Il condizionale e' d'obbligo perche' anche qui c'e' il "trucco". Le banche, che hanno una Gpf, chiedono ai gestori di fondi una percentuale tra il 50 e il 70%, sulla commissione di gestione dei fondi stessi. In sintesi le banche, oltre ad incassare la propria commissione, incamerano anche parte di quella dei gestori dei fondi.
Una domanda impertinente ci corre sulle labbra: quali fondi sceglieranno le banche? Quelli dai quali ricaveranno il 50 o il 70% di commissioni? Abbiamo il sospetto che le banche sceglieranno la seconda soluzione. Cosi' il criterio con il quale si scelgono i fondi non sara' quello relativo alla redditivita' degli stessi ma all'ammontare delle commissioni "restituite" alle banche, con buona pace degli interessi dei risparmiatori. Non pretendiamo certo che le banche diventino istituti di beneficenza ma vorremmo che gestissero al meglio i soldi che vengono loro  affidati. Purtroppo non  pare che sia cosi'. Il nostro consiglio e' quello acquistare direttamente i fondi, senza passare per le Gpf: di canoni, cioe' di gabelle, se ne pagano fin troppi!
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