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FONDO ETICO PER I CRACK FINANZIARI. NO DELL'ADUC
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Comunicato 
29 settembre 2005 0:00
 

Roma, 29 settembre 2005. Il ministro per le Attivita' produttive, Claudio Scajola, ha proposto un fondo etico, da finanziare con il 5 per mille dell'Irpef, per risarcire i risparmiatori penalizzati dai crack finanziari e per la ricerca scientifica. Non siamo d'accordo. Per la ricerca scientifica lo Stato potrebbe destinarvi la propria quota di 8 per mille, facendo campagne promozionali come fanno le Chiese per questo contributo obbligatorio: un doppione non avrebbe senso. Inoltre, il fatto che i contribuenti debbono pagare per gli errori di banche o societa' e' fuori da qualsiasi logica: che paghino le banche o le societa' per i loro errori!!! Se in Italia fosse prevista l'azione collettiva (class action) banche e societa' sarebbero trascinate in tribunale anche da un solo risparmiatore e, in caso di vittoria, tutti i truffati sarebbero risarciti senza dover affrontare i costi di un lungo processo. Invece in Italia non c'e' tale legge. Non si vuole responsabilizzare il sistema creditizio costringendolo a ridare il dovuto e allora si fa appello al buon cuore degli italiani. Un inganno bello e buono!
Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc.
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