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IL GOVERNATORE DI BANKITALIA: LE SPESE DI ESTINZIONE DEI CONTI CORRENTI VANNO ELIMINATE. ANCHE DRAGHI "CERTIFICA" CHE LE BANCHE NON RISPETTANO LA LEGGE. IL GOVERNO CHE FA?
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Comunicato 
31 ottobre 2006 0:00
 

Firenze 31 ottobre 2006. L'Italia si conferma un Paese "strano". A pochi mesi dall'approvazione del decreto sulle liberalizzazioni, che in materia di banche prevede esplicitamente "Il cliente ha sempre facolta' di chiudere il conto senza penali e spese di chiusura, in tutte le ipotesi di recesso del contratto", il Governatore della Banca d'Italia oggi, in occasione della Giornata mondiale del risparmio, ha detto che abolire i costi di estinzione dei conti correnti e di tutti quelli direttamente o indirettamente connessi con l'estinzione dei rapporti bancari e' una necessita'.
Questo ribadire cio' che dovrebbe essere chiaro vuol dire che: affinche' le banche rispettino una specifica previsione di legge non basta che la stessa sia approvata dai due rami del Parlamento, promulgata dal Presidente della Repubblica e pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Non basta la bocciatura dell'Antitrust della circolare interpretativa dell'Abi, l'associazione delle banche.
In questi mesi, diverse segnalazioni di utenti ci hanno confermato che le banche continuano bellamente a "fottersene" dell'articolo 10 della legge 248/2006 (quella sulle liberalizzazioni). Bastera' il richiamo del Governatore? Temiamo di no. Le banche continueranno la loro strategia di viscido temporeggiamento, spingendo sempre piu' clienti a ricorrere alle lungaggini della nostra giustizia per far rispettare il loro diritti.
Di fronte a questo scenario, perche' il Governo non taglia direttamente la testa al toro, emanando una propria circolare in cui rispiega alle banche le modalita' operative di applicazione della legge?
Nella stessa occasione potrebbe anche chiarire altri punti della normativa, affinche' uno dei pochi provvedimenti stimolanti la concorrenza del Governo non venga vanificato. Infatti, come ha confermato Draghi, i costi dei servizi bancari per la clientela sono in Italia tuttora troppo alti.

Domenico Murrone, consulente Aduc
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