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IMMIGRAZIONE. BENE IL VOTO NELLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE AGLI IMMIGRATI. PIU' URGENTE PERO' E' MODIFICARE SUBITO LA BOSSI-FINI
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Comunicato 
3 agosto 2006 0:00
 

Firenze, 3 Agosto 2006. Ci conforta la notizia della proposta di legge dei DS sulla concessione del diritto di voto alle elezioni amministrative agli stranieri regolarmente soggiornanti. Sia perche' da tempo ne sentivamo parlare senza che nessuna iniziativa fosse presa in tal senso, sia perche' lo consideriamo un tassello fondamentale nel processo di integrazione degli stranieri stanziali sul nostro territorio. Non solo, infatti, se approvata, avra' il pregio di avvicinare l'immigrato alle istituzioni locali che lo amministrano e di render giustizia al noto principio anglosassone del "no taxation without rappresentation". Ma, soprattutto, imporra' che l'aspirante Sindaco o consigliere presti attenzione alle istanze dei nuovi elettori e alle singole e numerose (e sempre piu' organizzate) comunita' di stranieri.
Tuttavia, riteniamo molto, ma molto piu' urgenti due questioni, per adesso solo preannunciate:

1. Prima ancora di pensare ai diritti "aggiuntivi "degli stranieri residenti stanziali, bisognerebbe occuparsi di come rendere effettivi quelli di cui son gia' titolari, ma di cui non godono a pieno. Ci riferiamo ai tempi di rinnovo dei permessi di soggiorno, alla possibilita' di spostarsi e viaggiare liberamente durante le more delle amministrazioni, ai tempi e modi di rilascio di carte di soggiorno, spesso inattuati e negati, alle difficolta' poste dalle ambasciate ai ricongiungenti familiari. In generale ci riferiamo ai disastrosi rapporti degli utenti stranieri con le Questure e Prefetture, Ambasciate e Consolati, le cui prassi illegali abbiamo denunciato piu' volte.
Per questo, torniamo a ripetere, occorre uno spostamento di competenze dell'intera materia immigrazione, togliendola dagli attuali operatori e conferendola ai Comuni con personale appositamente formato e informato.

2. Cosi' come nell'economia e nel mercato del lavoro, occorre occuparti non solo degli insider, ma anche - e soprattutto, vista l'assurdita' dell'attuale normativa - degli outsiders.
Ad oggi, non e' pensabile di mantenere l'attuale sistema degli ingressi con le quote annuali, rivelatosi inadeguato e criminogeno (nel senso proprio del termine, che crea criminalita'), un vero e proprio incentivo al sommerso, all'illegalita', alla clandestinita', alle carrette del mare.
Senza una drastica riforma in tal senso, ogni estensione dei diritti di chi gia' c'e', se pur importante, sara' avvertita, dagli stessi stranieri, come la mossa di chi cura un malato di appendicite acuta cominciando dal raffreddore.

Claudia Moretti, legale Aduc
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