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INQUINAMENTO. QUANTE CHIACCHERE!
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Comunicato 
29 gennaio 2007 0:00
 

Roma, 29 gennaio 2007. Un'equipe del Politecnico di Zurigo pubblica su "Geophysical Research Letters" una previsione sul clima ad uso politico. E' un indice per individuare le aree piu' soggette in futuro all'effetto serra, che spazia tra le due conseguenze estreme, siccita' ed alluvioni. Alcuni cenni: eventi climatici estremi colpiranno i Tropici e i Poli, soprattutto l'Artico del Nord; l'Europa soffrira' di ondate d'afa, l'Africa centrale di inondazioni. Il presidente degli Usa, George W. Bush, infatti, davanti al Congresso nel discorso sullo stato dell'Unione annuncia una sorta di minisvolta ecologista: un piano per ridurre del 20 per cento il consumo di benzina nei prossimi dieci anni. Parole che pero' cozzano con la testarda decisione di Bush di non ratificare il protocollo di Kyoto che limita le emissioni dei gas inquinanti. Altrettante chiacchiere in Europa dove e' saltato il tavolo di confronto con i costruttori di auto e, almeno per ora, l'Ue non obblighera' le case automobilistiche a tagliare le emissioni dei gas di scarico delle proprie vetture. A fronteggiarsi gli ambientalisti, secondo cui senza un forte intervento legislativo l'Ue non rispettera' gli impegni di Kyoto, dall'altro i produttori europei, che temono di perdere competitivita' con vincoli troppo stringenti. In Italia tutti esultano per l'aumento delle vendite delle auto e si progettano centrali a carbone. Sembra proprio che "dire" e "fare" siano due verbi in contrapposizione.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.
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