testata ADUC
LEGGE CONSUMATORI
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
3 luglio 1998 0:00
 


COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

LEGGE CONSUMATORI
NIENTE DI NUOVO
PER L'ADUC QUESTA LEGGE NON STABILISCE IL DIRITTO AL CONSUMO, MA SOLO QUELLO DI ALCUNE ASSOCIAZIONI A RAPPRESENTARE GLI INTERESSI DI TUTTI GLI ITALIANI CONSUMATORI. ED E' STATO LEGALIZZATO IL MECCANISMO CONTROLLORI/CONTROLLATI

Firenze, 3 Luglio 1998. Approvata in sede definitiva la cosiddetta legge sul diritto al consumo, l'Aduc ha fatto conoscere il suo forte e determinato dissenso nei confronti di una legge che non aiutera' gli utenti e consumatori, ma solo chi pretende di rappresentarli. A parlare e' il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito:
La legge stabilisce il diritto delle associazioni di consumatori ad intervenire in giudizio a tutela degli interessi dei loro soci, ma non stabilisce il diritto del consumatore a vedere tutelati propri diritti senza un'associazione come mediatrice. Stabilisce, cioe', il ruolo giuridico indispensabile di una libera associazione di cittadini per salvaguardare i diritti dei suoi associati, ma non considera questi associati come portatori di diritto in proprio, se non attraverso le altre leggi: il consumatore, per questa legge, e' tale solo se aderente ad un'associazione.
E' il solito ritornello di chi considera il cittadino consumatore e utente come un soggetto da tutelare, indirizzare, portare con mano: il preciso contrario di cio' che e' in realta', dove il consumatore, che e' in grado di informarsi da solo, e' perfettamente in grado di decidere e scegliere da se', anche su come e dove chiedere e avere giustizia dalle leggi.
La legge ha inoltre una norma transitoria in cui si stabilisce che, per i due anni successivi alla sua approvazione, il consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti sara' composto d'ufficio dall'attuale Consulta dei consumatori e degli utenti istituita presso il ministero dell'Industria. E sapete chi fa parte di questa Consulta? Varie associazioni -l'Aduc non ha mai voluto farne parte- e l'associazione nazionale cooperative di consumatori, cioe' la Coop: coloro che dovrebbero essere controllati. E un'altra associazione che fa parte di questa Consulta e' l'onnipresente Legambiente, di cui conosciamo le lodevoli iniziative per l'ecologia, ma che sui consumatori ci sembra un po' in contrasto: ma si sa, dove c'e' grasso che cola, e' sempre meglio esserci.
Certo una brutta legge e' meglio di una non-legge (come ricorda spesso anche il commisssaio Emma Bonino), e quindi l'Italia non sara' piu' il Pierino della Comunita' Europea. Ma se il prezzo per far finta di essere al livello degli altri partner europei e' questo, crediamo che potevamo farne a meno con immenso piacere. Il problema principale sara' che, col fatto che la legge e' nuova e va rodata, prima di poterla cambiare passera' tanto di quel tempo che, i premiati che parteciperanno alla spartizione delle prebende elargite dal ministero dell'industria, saranno gia' diventati, ne' piu' ne' meno, come gli attuali sindacati confederali. Dopo la sindacatocrazia avremo anche la consumerocrazia.
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS