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LIBERALIZZAZIONE TELEFONIA FISSA
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Comunicato 
23 novembre 2001 0:00
 


IL MINISTRO GASPARRI PARLA DA LIBERALIZZATORE? I FATTI DEL SUO DICASTERO E DEL SUO GOVERNO LO SMENTISCONO. E INTANTO I CONSUMATORI NON USUFRUISCONO DEI VANTAGGI CHE DERIVEREBBERO DALLA LIBERALIZZAZIONE

Firenze, 23 Novembre 2001. Il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, anche oggi ha avuto modo di riaffermare la sua volonta’, nonche’ quella del Governo di cui e’ parte, di liberalizzare la telefonia fissa, anche suggerendo all’Autorita’ delle Telecomunicazioni di indire una gara per il futuro elenco telefonico universale (su cui oggi c’e’ un monopolio Seat). Secondo il ministro Gasparri perche’ cio’ sia possibile occorre una piena liberalizzazione: "non vogliamo statalizzare la telefonia fissa, ma stiamo al contrario studiando idee e progetti per liberalizzare, dopo l’avvenuta privatizzazione".
Il ministro delle Comunicazioni si esprime da perfetto liberalizzatore –dice il presidente dell’Aduc, Vincenzo Donvito- e ci comunica di un grande laboratorio di teste pensanti e progettisti che stanno preparando il passaggio definitivo al mercato. Ci sarebbe da essere soddisfatti, ma riusciamo solo ad ascoltare con diffidenza, perche’ quello che sta succedendo e’ proprio il perfetto contrario di cio’ che auspica il ministro. Non solo, ma la responsabilita’ primaria e’ per due volte del Governo, in quanto esecutore mancato delle politiche liberalizzatrici (con ampia gamma d’intervento anche in termini legislativi) e azionista principale dei maggiori attori del mercato delle telecomunicazioni. In quest’ultima veste e’ anche nella sua maggiore fase ascendente, perche’ la campagna acquisti di Wind e’ proprio in corso con le recenti acquisizioni di Infostrada.
Quindi con la maggioranza azionaria di Enel/Wind/Infostrada, e il potere di golden share che esercita in Telecom con poco piu’ del 3% di azioni, considerata la fetta di mercato di queste aziende nel settore, ci sono tutti gli elementi per un duopolio che, sempre secondo il linguaggio usato dal ministro Gasparri, dovrebbe essere privato. Peccato che i proprietari e la gestione di queste aziende "private" si chiamino ministero dell’Economia.
E’ questo il laboratorio di idee e progetti per la liberalizzazione di cui parla Maurizio Gasparri? Abbiamo dei forti dubbi, e auspichiamo che il ministro si esprima facendo fede a cio’ che fa il suo Governo, e non solo riferendosi alle promesse elettorali. Da parte nostra possiamo solo ricordargli che tutta questa situazione di ritardi, intrecci che riportano lo Stato al centro della gestione delle Telecomunicazioni, sta solo ritardando (o bloccando?) i vantaggi economici e tecnologici che i consumatori potrebbero averne.



GRAZIE SEN. COSSIGA
IN POCHE RIGHE E’ RIUSCITO A CONDENSARE IL PROBLEMA GIORNALIERO DI OGNI UTILIZZATORE DI COMPUTER E A FORMULARE LA GIUSTA PROTESTA

Firenze, 24 Novembre 2001. Il sen. Francesco Cossiga ha scritto una lettera a Bill Gates, lamentando la poca funzionalita’ del nuovo programma Microsoft Xp Home: "forse, mio caro e giovane Mr Gates, prima di mettere sul mercato, con tanta pubblicita’, suoi nuovi prodotti, dovrebbe farli testare un po’ piu’ a lungo e con maggiore cura e perzia".
Un grazie di cuore e di testa al senatore Cossiga –dice il presidente dell’Aduc, Vincenzo Donvito- perche’ grazie alla sua immensa capacita’ giuridica e ironica (mai strano connubio e’ meglio riuscito grazie all’ex-presidente della Repubblica) ha centrato il nodo del problema e lo ha pubblicamente denunciarlo. Un intervento che, grazie anche alla autorevolezza del mittente, quando giungera’ a destinazione potra’ avere un effetto che moltissimi utilizzatori dei sistemi della Microsfot auspicano da tempo: una maggiore considerazione dei problemi "spiccioli" d’uso rispetto a quelli commerciali e di mercato che, nella continua corsa all’innovazione (sovente solo stilistica ed estetica), vengono spesso dimenticati.
Nell’attesa che il proprietario della Microsoft risponda e faccia cose concrete per impedire future missive di lamentela, invitiamo il senatore Cossiga ad adoperarsi di continuo contro le disfunzioni che toccano gli utenti e i consumatori, perche’ se sono del tono e della portata di quanto fatto nei confronti di Bill Gates, forse saremo in molti ad avere meno problemi con le difficolta’ quotidiane che nascono dall’avere a che fare con situazioni di monopolio o quasi. O quantomeno –siccome non e’ detto che a cotanta levata di protesta (visto il dilagare dell’arroganza di chi detiene monopolisticamente una qualsiasi nicchia di mercato o servizio) corrisponda una reazione di considerazione- ci sentiremo meno soli e trarremo piu’ energia per l’affermazione dei diritti dei consumatori.
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