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MINISTERO POLITICHE AGRICOLE DELL'ITALIA O DEL VENETO? PER ORA LO STIVALE E' UNITO E FA PARTE DELL'UE: E' BENE RICORDARLO....
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Comunicato di Vincenzo Donvito
21 aprile 2008 0:00
 
Il ministro in pectore delle Politiche Agricole, Luca Zaia, attuale vicepresidente della Regione Veneto ed esponente del partito Leganord, ha oggi dichiarato: "Se diventero' ministro sara' una grande responsabilita' e comunque mi faro' portavoce delle istanze del mio territorio...". Ci preme ricordare alcuni particolari non secondari, per l'interesse dei consumatori e delle istituzioni:
- Il ministero delle Politiche Agricole dovrebbe essere della Repubblica Italiana e non della "Repubblica Veneta".
- Le istanze e le problematiche dell'ottimo radicchio trevigiano, crediamo debbano essere trattate al pari livello dell'altrettanto ottimo pomodoro di Pachino o del carciofo del Lazio, dell'olio di Toscana e Liguria o dei fichi d'India di Sicilia e Sardegna... per citare solo alcuni esempi. La funzione di questo ministero, visto che le politiche in agricoltura sono decise quasi essenzialmente a livello regionale e comunitario, e' di operare per l'appunto a livello comunitario, e li' se la sente Luca Zaia di essere italiano piuttosto che veneto?
- Il ministero delle Politiche Agricole non dovrebbe esistere perche' gli italiani lo hanno abolito con un referendum quando si chiamava "dell'Agricoltura", ma poi ci hanno preso in giro cambiandogli nome... se poi ci si deve ritrovare con un ministero della "Repubblica Veneta" che comanda su tutto.... il ministro in pectore Zaia intende scaldare gli animi o governare l'Italia?
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