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MULTE PER ACQUISTO MERCE CONTRAFFATTA. CHI MULTA I COMUNI INADEMPIENTI? IL CASO FIRENZE
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Comunicato 
19 agosto 2005 0:00
 

Firenze, 19 Agosto 2005. Le multe salate per l'acquisto di merce contraffatta stanno fioccando, e la citta' di Firenze sembra che si stia distinguendo per questo (17 ne sono state comminate dall'entrata in vigore delle nuove piu' salate).
Quella che e' avvenuta ieri 18 agosto a Firenze, ha del paradossale ed e' molto grave.
Paradossale
perche' il giovane studente fiorentino che ha fatto l'acquisto di un Rolex taroccato era stato avvisato dai vigili urbani che, procedendo all'acquisto, sarebbe stato multato di 3.333,33 euro... e cosi' e stato. Povero fesso che ha voluto sfidare la legge e l'autorita'? Probabile. Il fatto grave, invece, e' che i vigili, per aver potuto fare quest'avviso al giovane, evidentemente erano accanto a questo venditore di paccottiglia, consentendo che svolgesse il proprio commercio senza fare cio' che avrebbero dovuto immediatamente fare: impedirgli di vendere con la chiusura e sequestrargli la merce. Invece no, i nostri vigili hanno preferito che all'illecito in corso si aggiungesse un ulteriore illecito, e solo dopo sono intervenuti. Questo modo di agire, a nostro avviso, non e' prevenzione, e' diseducativo, persecutorio, vendicativo... insomma il contrario di quel servizio che la polizia municipale dovrebbe svolgere. E non e' un caso, quindi, che la citta' di Firenze, e non solo, e' notevolmente carente nel reprimere l'offerta, consentendo che dilaghi ovunque a danno essenzialmente dei commercianti, dei consumatori e dell'estetica di una citta' in cui il turismo e' una delle principali voci di entrata, e quindi alla fine a danno per tutti.
Per cui, ci viene spontaneo di chiederci chi multa i Comuni inadempienti?
A noi le multe salate non ci convincono per niente, perche' crediamo servano solo a far guadagnare di piu' le amministrazioni e non a scoraggiare gli acquirenti: quando c'e' una domanda di oggetti a prezzi contenuti, l'offerta arriva sempre anche attraverso il mercato illegale. Compito dell'autorita' dovrebbe essere quello di reprimere l'offerta fin dalla sua radice, ma non impedendo che i nostri mercati siano chiusi a merci economiche (ovviamente non contraffatte): ogni politica protezionista, a partire dalla chiusura di alcuni mercati orientali, siccome e' sempre maggiore la richiesta di prodotti economici anche se di qualita' inferiore a quelli simili di produzione nazionale, non puo' che portare ad un aumento massiccio di prodotti illegali e contraffatti.
Se le politiche sono quelle delle multe dei vigili di Firenze, siamo condannati a situazioni ancora peggiori.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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