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MYWAY/4YOU. CONCLUSE LE INDAGINI PRELIMINARI A LECCE: RINVIATI A GIUDIZIO PER TRUFFA 15 DIPENDENTI DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA
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Comunicato 
30 giugno 2005 0:00
 

Firenze 30 giugno 2005. E' ormai noto che tutte le Procure della Repubblica pugliesi (ed alcune fuori dalla Puglia) hanno indagini in corso per accertare ipotesi di reato relative ai piani finanziari venduti dal gruppo Monte dei Paschi di Siena denominati MyWay e 4You e ai prodotti finanziari dai nomi ingannevoli come BTP Tel, BTP Index e simili.
Si e' conclusa in questi giorni anche presso la procura della Repubblica di Lecce, con il rinvio a giudizio di un folto gruppo di dipendenti dell'ex Banca 121 ora Monte dei Paschi di Siena, l'indagine avviata in seguito agli esposti denuncia presentati dall'avv. Giuseppe Romano (che segue per l'Aduc la vicenda, penale e civile, relativa a Banca 121) a nome di un gruppo di clienti dell'istituto bancario. Il pubblico ministero, dott.ssa Patrizia Ciccarese, a conclusione delle indagini preliminari (nr. 3027/05), ha ravvisato gli estremi per l'emanazione del decreto di citazione a giudizio (art. 550,551,552 c.p.p.). Tutti gli imputati sono accusati del reato di truffa aggravata (art. 640 c.p.).
L'aspetto a nostro avviso piu' importante della conclusione di queste indagini e' la circostanza per la quale numerosi dipendenti di diverse filiali avrebbero attuato lo stesso tipo di reato, con le stesse modalita' a persone diverse.
Come e' possibile che persone diverse in luoghi diversi illustrino il prodotto, a persone diverse, nello stesso modo (ritenuto truffaldino dal Pubblico Ministero) senza che vi fosse una direttiva aziendale che spingeva perche' il prodotto fosse presentato in un certo modo?
Il processo avra' inizio il 19 Dicembre 2005 alle ore 09,30 dinanzi al Tribunale Monocratico di Lecce - Sez. Galatina.
L'avv. Giuseppe Romano si battera' affinche' insieme ai dipendenti (che rappresentavano spesso l'anello piu' debole della catena) vengano chiamati in causa anche coloro che riteniamo essere i veri responsabili dello sperpero di risparmio realizzato attraverso questi piani finanziari. Attraverso le memorie difensive si evidenziera' come il prodotto in se', ad avviso della difesa delle parti offese, sia stato progettato, in violazione della normativa di settore, al fine di realizzare un illecito profitto in capo all'Istituto bancario. Riteniamo quindi che debbano essere chiamati in giudizio anche coloro che hanno progettato questi piani ed hanno spinto, anche attraverso strumenti di vero e proprio mobbing, i dipendenti ed i promotori finanziari a collocarli a "man bassa".
Alessandro Pedone, responsabile Aduc per la tutela del risparmio
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