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MYWAY/4YOU. DOPO IL MULTONE CONSOB... TUTTI I ZITTI, INCLUSI I PALADINI DEI CONSUMATORI E SOPRATTUTTO GOVERNO E LEGISLATORI
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Comunicato 
27 giugno 2005 0:00
 

Firenze, 27 Giugno 2005. Sapientemente pubblicato nel tardo pomeriggio di venerdi 24 giugno, con tre quarti dell'Italia distratta per cercare rimedio alla stanchezza e alla calura incipiente, il bollettino Consob con la notizia della multa di 3 milioni e 300 mila euro inflitta alla banca Monte dei Paschi di Siena per la vicenda dei prodotti finanziari MyWay/4You, ha avuto il suo effetto sperato: silenzio!!
Il giorno dopo, sabato 25, il maggiore quotidiano economico e finanziario gli ha dedicato un piccolo riquadro, mentre tutti gli altri giornali grossomodo hanno dato la notizia; e fin qui tutto bene. Ma un commento? Una presa di posizione dei multati o di coloro che in qualche modo sono coinvolti nella vicenda? A parte una "voce indiretta" di Mps che diceva la solita storiella non vera che le multe non riguardano la natura del prodotto e un nostro comunicato stampa che dice il contrario (clicca qui) e che ricorda il recente processo vinto a Firenze proprio con queste motivazioni
(clicca qui e clicca qui), tutto tace.
Tacciono anche le famose e agguerrite associazioni di consumatori che hanno quasi tutte partecipato ai tavoli di conciliazione con tanto di contributo di 150 euro da parte di Mps per ogni pratica esaminata per un complessivo esborso di circa un milione di euro (fonte Panorama Economy luglio 2004: clicca qui), dove i casi conciliati rappresentano lo 0,8% di tutti sottoscrittori di questi prodotti (clicca qui).
Tacciono tutti i politici che avevano asserito di voler tutelare i risparmiatori e che per questo avrebbero approvato, sull'onda dello scandalo di questi prodotti oltre a Cirio e Parmalat, una nuova legge sul risparmio che ancora langue in Parlamento e che -aggiungiamo noi- la necessita' e' abbastanza relativa, in quanto per evitare i famosi scandali basterebbe applicare le leggi che gia' ci sono.
La politica del governatore di Bankitalia risulta cosi' vincente ad ogni livello, anche psicologico: stabilita', stabilita' e stabilita'... a qualunque prezzo.
Ed ecco che nel Paese in cui le banche che falliscono vengono sempre inglobate e salvate da altre banche, stabilendo alla fine un'assenza di mercato e un'omologazione dei costi e dei servizi sempre a vantaggio dei banchieri contro i risparmiatori, la reazione ad una delle piu' grosse multe inflitte nella storia del risparmio segue a ruota questa logica.
Sia chiaro, non ce la stiamo prendendo con chi fa informazione, che in linea di massima raccoglie cio' che sente e legge, anche se qualche stimolo, se avesse voluto, avrebbe potuto darlo. E non ce la stiamo neanche prendendo con coloro che, sulle disgrazie dei risparmiatori, ci campano (ognuno fa il suo mestiere). Ma ce la prendiamo con i nostri governanti e legislatori, in quanto deputati a tutelare il bene pubblico, mentre sembrano intenti a dar corpo e gambe alla politica del governatore a vita di Bankitalia, prostrandosi alla politica specifica di una delle piu' potenti banche italiane.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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