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Nucleare, Prestigiacomo, Romani e i ponti d'oro
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Comunicato di Primo Mastrantoni
18 marzo 2011 10:37
 
 Ponti d'oro al nemico che fugge, narra un vecchio proverbio e di ponti d'oro ne dobbiamo fare due: uno per la ministra dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, che aveva definito "avvoltoi" coloro che chiedevano un ripensamento delle scelte energetiche nucleari, e uno per il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, che aveva dato dell'"emozionati" ai cittadini che chiedevano garanzie per la propria sicurezza. Ora, la ministra Prestigiacomo dichiara “E' finita, non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare”, e il ministro Romani afferma “Quello che e' successo in Giappone, un momento di riflessione lo deve dare”.
Noi vorremmo, pero', che i ponti d'oro servissero per far uscire definitivamente i due ministri dai rispettivi ministeri e condurli presso i propri domicili. Ovvio che chiunque puo' cambiare idea ma, in questo caso, non si tratta di ripensamenti ma semplicemente di irresponsabilita' che, per chi governa, rappresenta un impedimento all'assunzione o al permanere nelle cariche di governo.
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