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ORTOFRUTTA: ORIGINE, VARIETA' E CATEGORIA
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Comunicato 
19 febbraio 2003 0:00
 
PREVISTI DA UNA NORMA DI 31 ANNI FA!

Roma, 19 febbraio 2003. Per i prodotti ortofrutticoli, l'indicazione sul cartellino dell'origine (Italia, Spagna, ecc.), varieta' (mele golden, ecc) e categoria (extra, prima e seconda) era prevista dal Regolamento comunitario n. 1035 del 18 maggio 1972, art.7, cioe' da 31 anni! I Regolamenti comunitari sono, in quanto tali, direttamente applicabili in ciascuno degli Stati membri, a differenza delle Direttive che devono essere recepite con apposita legge nazionale. Fin dal 1972, quindi, l'ortofrutta doveva essere classificata secondo le disposizioni del Regolamento. La recente legge (1), che tanto spazio ha avuto sugli organi d'informazione, ha soltanto adeguato l'entita' delle sanzioni da applicare ai contravventori. Sostenere, come fanno i commercianti, che non sapevano nulla di una norma in vigore da piu' di un trentennio sa di beffa. I soliti furbi, coperti dalle loro organizzazioni e dagli organi preposti al controllo che, ancor oggi, "regalano" ai commercianti altro tempo per mettersi in regola, come se 31 anni e i 15 giorni di vacatio legis (le leggi entrano in vigore il 15o giorno successivo alla loro pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale e l'ultimo decreto legislativo, con l'aggiornamento delle multe, e' stato pubblicato il 31 gennaio scorso) non fossero sufficienti per scrivere su un cartellino origine, varieta' e categoria di frutta e verdura, dati che possono essere desunti dalla fattura rilasciata dai mercati all'ingrosso.
Insomma ci sono cittadini di serie A e B: per i primi la legge va "interpretata", per i secondi semplicemente applicata. I primi sono i commercianti, i secondi i consumatori.
Qualcuno descrive l'Italia come il paese di Arlecchino e Pulcinella.

(1) Decreto legislativo n.306/2002.
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