testata ADUC
OTTO PER MILLE ALLE CONFESSIONI RELIGIOSE. CIO' CHE NON SI SA, MA CHE E' BENE SAPERE
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
22 giugno 2007 0:00
 

Firenze, 22 giugno 2007. In queste settimane e' molta la pubblicita' che le diverse confessioni religiose (quella cattolica romana in modo particolare) stanno facendo per convincere i contribuenti a devolvere loro la quota dell'otto per mille. Si tratta, facendo riferimento ai dati 2006, di quasi un miliardo di euro (963.318.103,55 euro con precisione), 929.942.977,10*** dei quali sono finiti alla Chiesa cattolica che, a differenza delle altre religioni che devono aspettare tre anni, ha il privilegio di farsi anticipare gli importi. Le confessioni sono sei + lo Stato e grazie al perverso meccanismo di erogazione, anche se solo il 39,52% dei contribuenti ha indicato a chi devolvere il proprio otto per mille, le percentuali di chi ha scelto vengono utilizzate per la spartizione dell'otto per mille dell'introito complessivo fiscale (1).
Grazie all'opera certosina della nostra collaboratrice Annapaola Laldi, seguiamo la questione da diversi anni. Abbiamo un settore del nostro sito dedicato all'argomento con aggiornamenti continui (2). Quello di oggi, edito nella rubrica "La Pulce nell'Orecchio" e' per l'appunto dedicato a come sono stati spesi i soldi dati alle confessioni religiose. Nelle settimane scorse avevamo pubblicato la nostra lettura del resoconto di come sono stati spesi i soldi dati allo Stato (3): un disastro perche' vengono sempre piu' spesso dirottati verso iniziative che non sono quelle previste dalla legge (fame nel mondo; calamita' naturali; assistenza ai rifugiati, conservazione dei beni culturali).
Cio' che colpisce e' la scarsita' di coloro che scelgono (39,52%) e la sproporzione dei soldi che poi vengono erogati: per esempio gli italiani che indicano la Chiesa cattolica sono il 35,24%, ma questa confessione incassa come se fosse stata scelta dall'89,16% dei contribuenti. Inoltre, sempre con riferimento a questa Chiesa, i soldi non vengono utilizzati solo per interventi caritativi, ma come un vero e proprio finanziamento alla struttura, che utilizza il 79,03% di quanto incassato (4). Inoltre la Chiesa cattolica non comunica gli importi investiti in pubblicita' (che non sono briciole, vista la massiccia campagna). Gli unici a dichiarare queste spese sono Valdesi, Luterani ed Ebrei.
Colpiscono i Valdesi per aver dedicato il 2,77% dei loro introiti alla ricerca sulle cellule staminali: gli unici che si occupano di ricerca medico-scientifica.
Visto che volenti o nolenti il nostro otto per mille finisce nelle tasche delle confessioni religiose o dello Stato, consigliamo a chiunque la lettura della nostra ricerca/studio. Sapere come anche in questo ambito l'Erario e i beneficiari si comportano, serve a meglio rafforzare la certezza che viviamo in un Paese che chiamare Arlecchino sarebbe solo offendere la tradizione della famosa maschera.
Qui il testo integrale:
clicca qui



***La somma include anche euro 71.048.556,05 di conguaglio per l'anno precedente

(1)
- Stato 8,38% (3,31% sul totale contribuenti)
- Chiesa Cattolica 89,16% (35,24 sul totale contribuenti)
- Avventisti 0,22% (0,08% sul totale contrib.)
- Ass. di Dio in Italia 0,19% (0,07% sul totale contrib.)
- Valdesi 1,39% (0,55% sul totale contrib.)
- Luterani 0,27% (0,11% sul totale contrib.)
- Ebrei 0,39% (0,16% sul totale contrib.)

(2)
Indice otto per mille: clicca qui
Per capire invece come nasce l'otto per mille, c'e' lo specifico dossier:
clicca qui

(3)
clicca qui

(4)
- Esigenze di culto e pastorale euro 399 (milioni) (42,91%)
- Interventi caritativi: euro 195 (milioni) (20,97%)
- Sostentamento del clero: euro 336 (milioni) (36,12%)
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS