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OTTO PER MILLE. OBBLIGO DI ELARGIZIONE A CONFESSIONI RELIGIOSE E STATO... MEGLIO SAPERE COME SPENDONO E COME SPANDONO
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Comunicato 
4 giugno 2008 0:00
 
L'otto per mille e' quell'obbligo di donazione che fa a cazzotti col buon senso. Nel dover dare i propri soldi della denuncia dei redditi ad una confessione religiosa o allo Stato, e' bene sapere come i beneficiari ne fanno tesoro, ricordandosi che anche se decidiamo di non dare questi soldi a nessuno, ci vengono ugualmente sottratti e distribuiti percentualmente rispetto a come ha deciso chi ha dato indicazione. Vige cioe' l'obbligo di finanziare le religioni! Confessioni che ovviamente, anche in questo ambito godono degli abituali privilegi: quella Cattolica Romana, a differenza delle altre, non deve aspettare tre anni per avere queste elargizioni, ma gode del privilegio di un anticipo da parte dell'Erario.
Sulla questione, se ne occupa da anni la nostra rubrica "La Pulce nell'Orecchio", curata da Annapaola Laldi sul sito Internet dell'associazione. L'ultima edizione fa il punto sui dati 2007, che sono relativi alla denuncia redditi 2004, IRPEF 2003: clicca qui
Facciamo un riassunto delle parti salienti.
Oltre lo Stato, sei le confessioni che ne beneficiano: Cattolici romani, Valdesi, Ebrei, Luterani, Avventisti e Adi (Assemblee di Dio). Mentre non sono stati ancora ratificati Buddhisti e Testimoni di Geova (in attesa dal 2000) ai quali, l'anno scorso, si sono aggiunti (sempre senza ratifica per il momento): induisti, ortodossi e apostolici.
Nel 2007 hanno deciso a chi dare l'otto per mille solo il 40,86% dei contribuenti. Il 36,69% del totale dei contribuenti lo ha dato alla Chiesa cattolica, il 3,16% allo Stato e vari "zero virgola" alle altre confessioni. Nonostante questo, la Chiesa di Ratzinger porta a casa l'89,91% (la percentuale di coloro che hanno dato indicazione) dell'intero ammontare che, per il 2007, equivale a euro 987.628.794,98
Lo Stato (con la propria quota che diventa il 7,74%) per legge è tenuto a finanziare progetti straordinari su: fame nel mondo, calamita' naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione beni culturali. Ma questo e' accaduto integralmente solo negli anni 1992 e 1993 e sempre piu' frequentemente finanzia progetti che non c'entrano nulla, anche bellici.
La Chiesa vaticana coi propri soldi 2007, finanzia "esigenze di culto e pastorale" col 43,63%, "sostentamento del clero col 35,69% e "interventi caritativi" col 20,68%.
I Valdesi  al momento percepiscono solo i soldi delle scelte espresse (0,59% dei contribuenti anziche' 1,43% se seguissero il meccanismo del riparto automatico). I soldi sono tutti utilizzati per finanziare progetti culturali e di solidarieta' in diversi campi, in Italia e all'estero (e' escluso il finanziamento di cio' che riguarda il culto).
Gli Avventisti, scelti dallo 0,081% assoluto dei contribuenti (0,2% col riparto) usano i soldi cosi' come i Valdesi.
I Luterani, scelti dallo 0,11% dei contribuenti  (0,26% col riparto) finanziano sia il culto (compreso un sostegno ai pastori) sia interventi culturali e di solidarieta' in Italia e all'estero.
Gli Ebrei, scelti dallo 0,15% di tutti i contribuenti (0,37% col riparto) non spendono per il culto e il mantenimento dei rabbini, ma esclusivamente per opere di carattere culturale, sociale e di solidarieta'.
L'Adi (anch'essi al momento percepiscono solo i soldi delle scelte espresse: 0,079% invece di 0,19%) finanziano solo progetti culturali e di solidarieta' in diversi campi, in Italia e all'estero, e nessun finanziamento al culto.
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