Roma, 18 novembre 2001. Piove a Roma e la capitale si blocca: strade allagate, tombini e caditoie straboccanti, sistema di illuminazione in tilt. La colpa naturalmente e' di Giove pluvio e non degli pubblici amministratori che, oltre a tagliare nastri inaugurali, non riescono a dotare la citta' di alcuni servizi essenziali: scuole, trasporti, strade, illuminazione, nettezza urbana (ma la Svizzera non e' lontana!). Il bello e' che l'attuale Sindaco non puo' prendersela con il precedente, come si usa, perche' appartiene allo stesso schieramento. Certo che 8 anni di amministrazione Rutelli, con una dotazione di 2600 miliardi giubilari oltre al bilancio ordinario, non e' riuscita a sturare neanche i tombini, con un impegno finanziario di appena 30 miliardi di lire. Tra una sbandata in motorino, una scivolata e una doccia da lago stradale, vorremmo suggerire all'attuale Sindaco di abolire le stupide domeniche ecologiche (oggi anche qualche associazione ambientalista se ne accorge) -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- e utilizzare i relativi fondi per sturare tombini e caditoie.
Sarebbe piu' utile per tutti. A meno che non si voglia proseguire con la politica del taglio dei nastri che serve solo a chi lo fa.