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POLIZIA, TIFOSI, RUMENI, CASALINGHE. COMUNICAZIONE SBAGLIATA
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Comunicato 
13 novembre 2007 0:00
 

Roma, 13 Novembre 2007. Cosa succede quando si scrive che un poliziotto ha ucciso un tifoso o che un rumeno ha massacrato una casalinga? Ovvio, i tifosi si coalizzano contro la polizia e i "tutori dell'identita' nazionale" organizzano spedizioni punitive contro accampamenti o negozi rumeni. Cosi' e' successo nei giorni e nelle settimane scorse. Non bastava dire che un poliziotto ha ucciso un ragazzo o che un uomo ha aggredito e ammazzato una donna? Ancor oggi nei telegiornali scorre la dicitura "poliziotto uccide tifoso", il che alimenta il clima e i fatti che abbiamo visto, dagli scontri negli stadi all'assalto alle caserme di polizia. Qualsiasi corso di scienze della comunicazione, cosi' diffusi nelle nostre universita', insegna che individuare come responsabili di un fatto soggetti, categorie, etnie, religioni o comunque appartenenze, crea risentimento, ostilita' e violenza. Eppure questi elementi base della comunicazione sono stati ignorati. Forse i nostri giornalisti dovrebbero tornare a scuola, sempre che editori interessati non si oppongano.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.
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