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PREZZI ALIMENTARI E MINISTRO DE CASTRO. A CHI GIOVA CHE IL MINISTRO FACCIA IL POMPIERE E VIOLENTI NUMERI E REALTA'?
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Comunicato 
15 novembre 2007 0:00
 

Firenze, 15 Novembre 2007. Il ministro per le Politiche Agricole, Paolo De Castro, sostiene che gli interventi messi in atto dal Governo per fronteggiare il caro prezzi siano efficaci. Il nostro ministro ha certamente un osservatorio privilegiato per le sue esternazioni, ma sembra che ne faccia uso in dispregio della logica e dell'intelligenza dei cittadini consumatori.
Vediamo perche'.
Secondo il ministro, che si basa sui dati Istat e Ismea per i mesi di settembre e ottobre, l'azione positiva del Governo e' dimostrata dal fatto che l'aumento, rispetto al mese precedente sarebbe dello 0,8%, mentre, rispetto al medesimo periodo del 2006, sarebbe del 3,4% (ndr. l'1,3% in piu' del tasso inflattivo annuale che, ad ottobre 2007, era del 2,1%). Una debacle, quindi! No, per il ministro e' un successo perche' il capitolo di spesa "comunicazioni" e' calato del 9,9%.... e allora? Perche' il ministro non fa il paragone con l'aumento sempre del 3,4% per il settore trasporti? Non gli conviene.
Siamo di fronte ad un mondo che va al contrario. Il ministro De Castro ha stabilito che deve esternare la positivita' dei provvedimenti governativi ed ha cercato i dati che possano giustificare il suo punto di partenza. Ma nella logica razionale, le valutazioni si fanno sui numeri e non viceversa. I numeri sono e restano numeri, non idee: e dicono che gli alimenti sono aumentati del 3,4%.
Il nostro ministro, purtroppo, non e' nuovo a queste esternazioni. Ad agosto, coi prezzi dei prodotti alimentari che schizzavano per l'incremento dei prezzi di cereali e latte, De Castro buttava acqua sul fuoco sostenendo che gli aumenti sarebbero stati di pochi centesimi, anche qui lodando le iniziative del Governo in merito. Tutti ricordiamo che da settembre, il prezzo del pane e' andato alle stelle ovunque....
E poi, quali sarebbero le iniziative del Governo? Mister Prezzi, ormai (per fortuna dei contribuenti) sparito dalla Finanziaria in discussione? Gli osservatori che, per l'appunto, osservano? Lasciamo perdere...
Le cose da fare ci sarebbero, ma non si fanno.... e i prezzi, nonostante l'azione di pompiere del ministro, continuano ad aumentare. Stiamo solo parlando di quanto ha rilevato l'Autorita' Antitrust sullo stato di attuazione della riforma Bersani da parte delle Regioni sulla liberalizzazione degli esercizi commerciali, quando dice che queste ultime "hanno adottato indirizzi per l'insediamento delle attivita' commerciali e criteri di programmazione urbanistica che hanno di fatto prodotto una cristallizzazione degli assetti concorrenziali esistenti, non coerente con lo spirito della riforma" (1). Cioe' non c'e' mercato e concorrenza: una situazione tipica in cui i fenomeni e le fiammate speculative trovano fervido terreno e il consumatore e' l'unico soggetto che paga... anche per l'incapacita' di chi ci governa.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

(1) paragrafo 384 dell'Indagine conoscitiva sulla distribuzione agroalimentare IC28:
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