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PRIMO GIORNO DI SCUOLA CON POLIZIOTTI E CANI ALL’INGRESSO
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Comunicato 
17 settembre 2001 0:00
 


COMINCIA LA FOLLIA PER SPRECARE I SERVIZI DELLA POLIZIA E PER ESTENDERE I DANNI DELLE INUTILI PROIBIZIONI

Firenze, 17 Settembre 2001. Oggi, primo giorno di scuola, gli studenti avranno notato all’ingresso una novita’: poliziotti e cani-poliziotto a tutelare la loro sicurezza.
Forse qualche ragazzo si sara’ chiesto se fossero le nuove norme di sicurezza dopo l’attentato di New York –dice il presidente dell’Aduc, Vincenzo Donvito- e se, di conseguenza, non ci fosse qualche studente islamico o ebreo che fosse da proteggere contro eventuali atti di fanatismo. No! I poliziotti e i cani erano li’ per impedire la presenza di pedofili e spacciatori di droghe illegali.
Ve l’immaginate un pedofilo che va ad adescare la sua vittima davanti ad una scuola? Magari nudo sotto un impermeabile bianco da aprire alla bisogna? Forse qualcuno non si e’ accorto che nelle scuole non circolano piu’ neanche le riviste pornografiche, non perche’ la gioventu’ di oggi ha deciso in massa di seguire i consigli di chi reputa la pornografia un male, ma solo perche’ gli strumenti di comunicazione e informazione sono pieni di possibilita’ di accedere a questa informazione che, il tradizionale giornaletto passato di soppiatto, e’ solo archeologia di film fuori mercato. E di conseguenza, il tradizionale pedofilo a caccia, ha decisamente altri campi da battere. Quindi polizia che non serve a nulla!
Resterebbe allora valido il controllo per lo spaccio delle droghe illegali? In teoria si’, ma, controllo o non controllo, se si va in qualunque gabinetto di qualunque istituto superiore, sembra di essere in una via di Amsterdam. E’ evidente quindi che il problema esiste e che i poliziotti con i cani non sono la soluzione, anzi, considerato che i consumatori di droghe leggere aumentano sempre piu’ in questa fascia di eta’, si potrebbe sostenere che la cura sia foriera del male. E se qualcuno, a questo punto, proponesse di mettere un poliziotto con relativo cane in ogni gabinetto di ogni scuola? Sicuramente il passaggio di spinelli e il suo consumo troverebbe altri anfratti della scuola in cui spostarsi. Altri poliziotti anche in questi nuovi anfratti? Avremmo delle scuole che assomiglierebbero a delle galere, e sinceramente non sapremmo cosa i ragazzi potrebbero apprendere in quel contesto, oltre al fatto che le droghe illegali circolano anche nelle galere di oggi … figuriamoci in psuedo-galere come queste scuole.
Il problema e’ quindi un altro, e riguarda la domanda, piu’ che l’offerta. Quest’ultima, fintanto che alcune droghe sono illegali nel nostro Paese, e’ bene che sia repressa, ma solo a certi livelli di grandi numeri e di grande delinquenza (che e’ quello che gia’ fanno i poliziotti inglesi e scozzesi, per esempio), perche’, per l’appunto, se non si vuole solo fare finta, ma essere efficaci, bisognerebbe militarizzare ogni contesto della nostra societa’. Per la domanda occorre prendere atto che c’e’, e che tutti i sistemi utilizzati fino ad oggi non l’hanno fiaccata, ma l’hanno fatta aumentare (con il relativo aumento della grande criminalita’ organizzata che prospera su questi traffici). Per cui, per chi la volesse combattere, dovrebbe trovare altri metodi, che mirino alla scelta individuale del potenziale consumatore: informarlo perche’ decida come e quando.
L’alternativa e’ lo spettacolo davanti ai licei di stamane, con forze dell’ordine impegnate nel nulla, levando ovviamente i servizi di queste ultime ad altri contesti potenzialmente criminali e lasciati a se stessi.
Sul portale dell’Aduc, abbiamo un settore specifico dedicato ad informare in merito il Notiziario Droghe
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