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PRIVACY E ASSOCIAZIONI CATTOLICHE. ANCORA UNA VOLTA LE ASSOCIAZIONI CATTOLICHE OTTENGONO DATI PERSONALI DALL'ANAGRAFE COMUNALE
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Comunicato 
20 novembre 2007 0:00
 

Firenze, 20 novembre 2007. Ancora una volta, un'associazione cattolica e' riuscita misteriosamente ad ottenere dati personali che solo l'ufficio anagrafe del Comune di Firenze poteva avere. Il consigliere dell'Aduc, Pietro Yates Moretti, ha infatti ricevuto due lettere promozionali presso la propria residenza da parte dell'Istituto San Gregorio. Solo il comune di Firenze poteva essere a conoscenza della residenza anagrafica (recentemente cambiata) e del numero di figli nella famiglia Yates Moretti (due, come le lettere ricevute).
Gia' alcuni mesi fa, anche il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito, e la sua compagna, l'on. Donatella Poretti, avevano ricevuto dal Movimento per la vita una lettera indirizzata alla loro neonata, la "bambina Alice Poretti", senza che vi fosse mai stato mai alcun contatto con tale associazione. (1)
Insomma, appare evidente che il Comune di Firenze, attraverso un responsabile del suo ufficio Anagrafe, sta consegnando ad associazioni cattoliche gli elenchi dei propri cittadini, in palese violazione non solo della legge sulla privacy, ma anche del codice penale.
Nei prossimi giorni, oltre ad una segnalazione al Garante della Privacy, procederemo sia in sede civile che penale. Questo per mettere fine ad un rapporto privilegiato e poco trasparente fra l'amministrazione pubblica fiorentina e la Chiesa cattolica a spese dei diritti dei cittadini.

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