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PROROGA PULIZIE DEI TRENI: COSTERA' 81.6 MILIARDI DI LIRE IN PIU'
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Comunicato 
15 febbraio 2002 0:00
 


DI TASCA NOSTRA

Roma, 15 febbraio 2002. La proroga degli appalti per le pulizie dei treni costera' 81 miliardi e 600 milioni di lire piu', che ovviamente pagheranno i cittadini contribuenti. I conti sono presto fatti -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- perche' ogni giorno di proroga del vecchio contratto, stipulato tra Fs e imprese di pulizia, costa in piu' rispetto al nuovo 600 milioni di lire (euro 309.874,100) che moltiplicati per 136 giorni di proroga fanno appunto 81 miliardi e 600 milioni. Saranno felicissime le imprese di pulizia che continueranno a guadagnare oltre le aspettative, meno i contribuenti che, oltre ai treni sporchi, dovranno sborsare di tasca propria una montagna di soldi. Insomma per risolvere il problema occupazionale di qualche migliaio di persone lo Stato si e' imbarcato in una avventura onerosa e priva di sbocchi. Si potevano risparmiare 57 miliardi e 600 milioni di lire, regalando ai 2000 addetti licenziati, 2 milioni di lire per 6 mesi; il totale fa 24 miliardi, cifra notevolmente inferiore agli 81.6 miliardi che saranno spesi. Evidentemente I nostri ministri non sanno far di conto ne' riescono a gestire una situazione, nota da mesi e lasciata degenerare. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. Insipienza, incapacita' e omissione dei nostri governanti hanno determinato il blocco del sistema ferroviario italiano e un esborso di denaro pubblico del tutto inutile. Bravi!
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