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LA RAI RIAMMETTE LA PUBBLICITA' DEI VALDESI SULL'OTTO PER MILLE. NON TUTTO E' PERDUTO.
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Comunicato 
28 aprile 2005 0:00
 

Firenze, 28 Aprile 2005. La Rai ha deciso di riammettere la pubblicta' della Chiesa Valdese per la richiesta dell'otto per mille. Lo slogan "Molte scuole, Nessuna chiesa", accompagnato dall'affermazione "Nemmeno un euro viene utilizzato per le attivita' di culto" lo potremo ascoltare attraverso le onde della radio, e -informati meglio- potremo scegliere a chi devolvere il tributo obbligatorio per le confessioni religiose.
Un plauso alla Rai, che ha saputo raccogliere la protesta civile che da piu' parti si e' levata e, soprattutto, un plauso alla Chiesa Valdese perche' e' rimasta ferma sulle sue posizioni, non modificando il testo pubblicitario cosi' come le era stato chiesto dall'agenzia pubblicitaria della Rai, la Sipra.
Un segnale che alzare la voce e' pagante. Chi come noi ha commentato senza peli sulla lingua e senza farsi trascinare dal diffuso clima papalino romano che ha ostruito l'informazione nelle passate settimane, non ha avuto torto. Il conformismo e l'allineamento al presunto modello vincente non hanno ancora ottenebrato tutto, e il fatto che sia successo in Rai e' molto significativo. Non sappiamo se sia un segnale di qualcosa in movimento, ma sicuramente e' un fatto e ne prendiamo atto.
Sulla vicenda "otto per mille", la questione rimane sempre spinosa, e l'episodio di oggi e', per il momento, un fatto isolato.
Per capire il clima in materia, basti pensare che il secondo soggetto maggiormente indicato dai contribuenti come destinatario di questo contributo, lo Stato (il primo e' la Chiesa romana), non fa propaganda alla possibile sua scelta, e il 44,64% di quanto gli viene destinato lo devolve al Vaticano, oltre cio' che questa chiesa gia' percepisce per scelta diretta.
Per noi sarebbe meglio che ognuno si pagasse la sua chiesa e non, come succede oggi, che l'otto per mille di chi non fornisce indicazione viene comunque suddiviso percentualmente in base a quanto indicato da chi ha scelto. Ma nella speranza e nell'impegno perche' un giorno sia cosi', verificare, grazie alla riammissione della pubblicita' valdese, che il confronto, il dibattito e lo scontro (anche aspro) sono ancora praticabili, ci invita a perseverare. Grazie valdesi!
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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