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RIFORMA RC-AUTO. SARA' LA VOLTA BUONA? MA PER RIDURRE I PREZZI CI VORRA' TEMPO ED E' PROBABILE CHE NON SUCCEDERA' MAI
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Comunicato 
2 settembre 2005 0:00
 

Firenze, 2 settembre 2005. La riforma della Rc-auto approvata oggi dal Consiglio dei ministri, semplificando e snellendo la burocrazia oggi vigente, e' sicuramente una decisione positiva, soprattutto per l'indennizzo diretto che taglia via i costi degli avvocati. Ma per dare un giudizio definitivo occorrera' vedere cosa ci porteranno i regolamenti attuativi che dovranno essere approvati entro 90 giorni. Il ministro delle Attivita' Produttive, Claudio Scajola, ha preannunciato novita' sul passeggero trasportato e sul rimborso del premio residuo in caso di furto o vendita del veicolo, ma aspettiamo che dalle parole si passi ai fatti, anche se siamo ottimisti visto l'indirizzo intrapreso.
Il problema grosso, invece, resta un altro, e non riguarda leggi o Governo, ma il comportamento delle compagnie d'assicurazione. Se il ministro gia' parla di ipotesi di riduzione dei premi intorno al 15%, non c'e' niente che possa darci una certezza in merito, perche' tutto dipendera' dalle singole scelte di ogni compagnia. E siccome non abbiamo mai visto riduzioni dei premi a fronte di minori spese da parte delle compagnie, non si capisce perche' dovrebbero in questo caso farlo: sono anni che in tutte le mini-occasioni che si sono presentate le compagnie hanno sempre pianto miseria per il loro comparto, l'aumento dei costi in generale, etc... cosa ci sarebbe di diverso in questo caso?
Per cui, prepariamoci a procedure piu' snelle e meno costose, ma non illudiamoci sulla diminuzione dei premi, perche' fintanto che sussistera' il gap di un'assicurazione obbligatoria, la concorrenza e il mercato non potranno che continuare ad essere condizionati.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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