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ROMA E KATRINA
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Comunicato 
23 settembre 2005 0:00
 

Roma, 23 Settembre 2005. E se a Roma arrivasse un uragano della forza di Katrina? Non osiamo pensarlo perche' ieri un "forte temporale" ha paralizzato la citta'. E' bastato un acquazzone, di energica intensita', per mettere in ginocchio la capitale d'Italia. Mentre negli Usa, e sui giornali italiani, si e' scatenata una polemica sulle responsabilita' di chi non ha saputo gestire l'emergenza del prima e dopo Katrina a New Orleans, che ha coinvolto il Presidente degli Stati Uniti d'America, George Bush, e che ha portato alle dimissioni del responsabile della protezione civile, da noi, a Roma, la paralisi della citta' e' mediaticamente presentata come un effetto del destino. E' il diluvio che fa chiudere la stazione Termini ed e' l'acquazzone tropicale che fa piombare nel caos. Insomma la colpa e' di Giove Pluvio. Nessuno si accorge che l'80% dei tombini e caditoie sono ostruiti da anni. Se fossero puliti probabilmente non avremo gli effetti devastanti che ieri abbiamo vissuto. Chi deve provvedere? Il Comune, cioe' i suoi amministratori, Sindaco e assessori. Cominciamo a chiamare con nome e cognome coloro che dovrebbero provvedere?
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.
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