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ROTTAMARE UN VEICOLO "EURO 0" OPPURE "EURO 1" CON IL CONTRIBUTO STATALE? PRATICAMENTE IMPOSSIBILE O FACENDO FINTA CHE LE NORME DICANO COSE DIVERSE...
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Comunicato 
25 gennaio 2007 0:00
 

Firenze, 25 Gennaio 2007. Si potrebbe dire che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, ma non intendiamo infierire piu' di tanto nei confronti di un legislatore che non smette di stupirci e, soprattutto, non e' capace di rimediare immediatamente a cio' che lo sta rendendo ridicolo.
Il contributo rottamazione per le automobili "euro 0" ed "euro 1" non e' una questione secondaria: il mercato automobilistico e' letteralmente schizzato in avanti, e per capirlo non c'e' bisogno di aspettare i numeri delle vendite, si capisce a volo dalla valanga di pubblicita' che ci sta sommergendo attraverso tutti i media. Bene per tutti, quindi, ma.... la Finanziaria (comma 224) ha introdotto un contributo pari al costo della demolizione -e comunque per massimo 80 euro- per ciascun veicolo per trasporto promiscuo rottamato nel corso del 2007.
Promiscuo?
Per gli autoveicoli immatricolati prima del 1/10/98 -praticamente tutti gli euro 0 e gli euro 1- questa definizione esclude tutte le autovetture adibite al solo trasporto di persone, perche' prima di tale data le due categorie erano distinte (la loro "unificazione" e' avvenuta solo con la riforma del sistema di immatricolazione introdotta dal DM 4/8/98, attuativo della direttiva 98/14/CE). I veicoli a trasporto promiscuo oggi circolanti, probabilmente saranno una decina in tutt'Italia....
La nostra interpretazione (ed anche quella dell'Aci e di altri) e' che sia sottinteso che il contributo riguarda TUTTI i veicoli euro 0 ed euro 1, anche perche' diversamente esso perderebbe di utilita' (dato che e' stato introdotto per togliere dalla circolazione i veicoli inquinanti).
Ma e' un'interpretazione che -giustamente- non pochi centri autorizzati che dovrebbero fare da tramite per erogare questo contributo (che e' anticipato dagli stessi centri che hanno effettuato la rottamazione che poi potranno detrarlo dalle proprie tasse) non se la sentono di accogliere perche' troppo a rischio per le loro tasche.
Il Governo nel frattempo ha capito di aver fatto un errore e sta cercando di rimediarvi ma... c'e' sempre di mezzo il solito diavolo di sopra: l'emendamento che doveva essere inserito nel decreto "milleproroghe" e' decaduto perche', in commissione, al momento del voto il presentatore era assente... Poi, ripresentato in Aula, l'emendamento e' stato respinto in quanto, insieme ad altri, e' stato dichiarato inammissibile. Il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, pero', ha assicurato "sara' cura del Governo assecondare l'ulteriore corso di una modifica normativa che in linea con quanto auspicato nel documento parlamentare e nel rispetto degli obblighi di copertura riproduca il contenuto dell'emendamento in questione". Dopo aver letto sette volte la frase del ministro abbiamo compreso le sue buone intenzioni, ma facciamo presente:
- oggi e' il 25 gennaio,
- stiamo parlando di un provvedimento in vigore dal 1 gennaio,
- sulla questione ci sono gli investimenti e le attenzioni di migliaia di cittadini e altrettante migliaia di imprese di rottamazione e di vendita di autoveicoli, nonche' tutto l'indotto a partire da chi fa e pubblica pubblicita',
- le premesse, a partire da chi era assente al momento del voto in commissione, sono tutt'altro che incoraggianti,
- .... e le nostre interpretazioni sulla parola "promiscuo", oltre al fatto che noi non abbiamo un potere istituzionale, non sono proprio da Accademia della Crusca....

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

Qui la scheda pratica che abbiamo preparato in materia:
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