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RU486. IL MINISTRO DELLA SALUTE CERCA VOTI SULLA SALUTE DELLE DONNE. A CHI E' NEGATA LA PILLOLA ABORTIVA PUO' ESSERE RISARCITO IL DANNO
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Comunicato 
30 gennaio 2006 0:00
 

Firenze, 30 gennaio 2006. Il ministro della Salute Francesco Storace ha dichiarato oggi la sua intenzione di voler limitare l’acquisto dall’estero della pillola abortiva Ru486. L’importazione dall’estero di farmaci non registrati in Italia e’ regolata da un decreto ministeriale del 1997, che domani -afferma Storace- verra’ modificato in senso restrittivo. E’ grazie a questa procedura di importazione che la Ru486 e’ somministrata oggi in molte Asl della Toscana.
Il decreto del ’97 pone ostacoli non indifferenti ai ginecologi che somministrano il farmaco. Siccome deve essere utilizzato entro la settima settimana di gravidanza, un minimo ritardo del corriere nella consegna costringe -come e' gia’ avvenuto- molte donne a ricorrere all’aborto chirurgico. Ora il ministro ha annunciato che i propri uffici, all’atto del nulla osta, chiederanno le motivazioni cliniche ed epidemiologiche della richiesta d’importazione. Questo -dice Storace- “perche’ c’e’ chi sta scherzando con la salute delle donne”.
Il ministro sa bene che l’autore dello “scherzo” e’ proprio lui. Perche' porra’ un ulteriore scoglio alla tutela della salute della donna, ancora una volta vittima dei calcoli propagandistico-elettorali di chi pensa solo al proprio sostentamento.
Al ministro Storace ricordiamo che le motivazioni per la richiesta di importazione del farmaco sono nella Costituzione italiana e nell’articolo 15 della legge 194. Se le rilegga. Ogni sua azione volta a limitare l’uso della Ru486 (gia’ commercializzata in 21 Paesi europei e di provata efficacia e sicurezza da oltre 20 anni) non puo’ che essere considerata un attentato alla salute del cittadino. Di questo il ministro dovra’ prima o poi rispondere di fronte alla giustizia.
Ad ogni donna che, malgrado la sua volonta’, sia costretta all’aborto chirurgico invece che farmacologico, mettiamo a disposizione le nostre conoscenze e assistenza legale per una richiesta al ministero di risarcimento del danno
(clicca qui).

Pietro Moretti, consulente Aduc
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