Roma, 9 giugno 2006. Sembra che il nome derivi da John Montague, conte britannico di Sandwich (1718-1792), che, pur di non abbandonare il tavolo da gioco per il pranzo, si faceva portare due sottili fette di pane con carne. Il sandwich e' chiamato anche tramezzino, toast, panino imbottito, ecc. Spesso e' il compagno di un pranzo, consumato in fretta e in piedi come i cavalli, davanti ad un bancone metallico. Il costo in assoluto non e' esagerato (ci consente di "pranzare" a poco prezzo) ma non quello relativo. Il ricarico del bar e' piuttosto consistente: + 341 %. Vediamone i componenti (pane, tonno e pomodoro), pesi e prezzi riferiti a Roma.

Sandwich acquistato al bar:
* 42 grammi di pane in cassetta;
* 20 grammi di tonno;
* 32 grammi di pomodoro.
Costo: 1,50 euro

I costi al supermercato, per gli stessi ingredienti e peso, sono cosi' ripartiti:
0,08 euro per il pane, 0,22 euro per il tonno, 0,04 euro per il pomodoro.
Costo: 0,34 euro

Riassumendo:
Costo del sandwich al bar:................ .1,50 euro.
Costo del sandwich al supermercato......0,34 euro.
Ricarico al bar: + 341%.

Ovvio che al costo della materia prima vanno aggiunte le spese proprie di un locale, cosi' come e' altrettanto ovvio che il gestore acquista dal grossista gli alimenti per il sandwich a prezzi inferiori a quelli del supermercato; se consideriamo un costo inferiore del 20% risulta che il ricarico e' del 455%!!!
Primo Mastrantoni, segretario Aduc