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SARDEGNA. OGGI SI VOTA PER OTTO ASSURDE PROVINCE
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Comunicato 
8 maggio 2005 0:00
 

Roma, 8 Maggio 2005. Oggi in Sardegna si vota per otto assurde province. Un tempo erano tre, Cagliari, Sassari e Nuoro, poi si aggiunse Oristano, infine se ne sono aggiunte altre quattro, fresche fresche: Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra e Olbia-Tempio. Probabile che con il tempo le province con due nomi si scindano per dar luogo ad altre due province. Perche' assurdo? Perche' la regione Sardegna con i suoi 24mila kmq circa ha solo 1,6 milioni di abitanti, con una densita' di 68 abitanti per kmq! Una regione spopolata con province spopolate. A cosa servono nuove istituzioni per governare un territorio povero di abitanti? A soddisfare le ambizioni di qualcuno, evidentemente! Istituire una provincia significa mettere in piedi un consiglio provinciale, una giunta, i presidenti di assemblea, di commissioni e della giunta stessa, organismi vari, personale, ecc. Questo, nel concreto, significa che i contribuenti dovranno sborsare un migliaio di miliardi delle vecchie lire per mantenere un apparato che sostanzialmente ha poco da fare. Della provincialite non e' esente neppure il continente (cosi' e' chiamata l'Italia peninsulare), perche' nel tempo sono state istituite province prive di senso, quali, ad esempio, Verbania, Rimini e Vibo Valentia. Il bello e' che negli anni '80 si volevano abolire le province perche' ritenute inutili e nel '90 fu approvata una legge per l'istituzione delle aree metropolitane. Moltiplicare le province significa aumentare le spese. A carico dei cittadini, ovviamente.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.
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