Roma, 20 gennaio 2006. E' stato siglato il contratto di lavoro dei metalmeccanici. Bene. Non dimentichiamo pero' che nel corso delle manifestazioni sono state occupate strade, autostrade e stazioni ferroviarie con relativo blocco. Chi paga i danni? Il professor Pietro Ichino, docente di diritto del lavoro, gia' deputato Pci e dirigente della Fiom-Cgil, calcola che ogni ora di blocco costa qualcosa come 3 milioni di euro dovuti al tempo perso dai cittadini, senza considerare i costi indiretti. C'e' poi da valutare l'aspetto penale che non sappiamo se venga perseguito. Insomma chiunque desidera protestare contro qualcosa ha un obiettivo preciso: il danno all'utente. Piu' si fa danno meglio riesce la protesta e piu' rapidamente si ottengono risposte. Un contratto da rinnovare, un impianto da rifiutare, la squadra del cuore da proteggere? Basta bloccare qualche arteria e si ottiene cio' che si desidera. Del cittadino utente e consumatore? Chi se ne frega! E' lo stesso motivo per il quale le banche hanno "spalmato" sui risparmiatori i propri investimenti sbagliati. C'e' sempre un motivo che giustifica tutto.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.