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SOSPENSIONE
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Comunicato 
14 luglio 2001 0:00
 

TRATTATO DI SCHENGEN
MA IL MINISTRO DEGLI INTERNI, SI E' CONSULTATO CON QUELLO DELLE INFRASTRUTTURE E TRASPORTI PRIMA DI PRENDERE LA DECISIONE? CHI RICOMPENSERA' GLI ITALIANI E I TURISTI STRANIERI DI TUTTI I DISAGI CHE STANNO SOFFRENDO?
SIAMO ANCORA IN TEMPO E REVOCARE LA SOSPENSIONE!

Firenze, 14 Luglio 2001. Ci domandiamo se il ministro degli Interni, Claudio Scajola, si sia consultato col suo collega delle Infrastrutture e Trasporti, Pietro Lunardi, prima di prendere la decisione di sospendere gli effetti del trattato di Schengen sulla libera circolazione delle persone fra i Paesi aderenti. Non solo -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- ma ci domandiamo anche se si sia consultato con il presidente del Consiglio dei ministri ed altri suoi colleghi, perche' non ci voleva una palla di vetro per capire che sospendere il trattato il giorno 14 luglio, comunicandolo il 13 sera, non avrebbe creato una situazione agevole per le migliaia di italiani e stranieri che, in un periodo come questo, si muovono per turismo.
Avevamo gia' lanciato una preoccupata nota nei giorni scorsi, ma e' rimasta inascoltata, cosi' come inascoltata e' stata la notizia per chi deve tutelare l'ordine pubblico alle frontiere e per coloro che viaggiano: sono mancati i tempi tecnici minimi per farvi fronte.
Le notizie di queste ore sono abbastanza sintomatiche. Si parla di piu' di 20 Km di coda alla frontiera con l'Austria, disagi agli aeroporti di Napoli/Capodichino e Roma/Fiumicino, e non crediamo che la situazione si possa assestare nelle prossime ore: ne mancano i presupposti, cioe' l'informazione e i tempi d'organizzazione degli addetti.
Il ministro Scajola voleva aiutare gli italiani a sentirsi piu' sicuri in vista del grande afflusso di manifestanti per il G8 di Genova, e individuare piu' facilmente gli eventuali facinorosi che potrebbero creare problemi durante le manifestazioni? Ottima intenzione, ma pessimo metodo. Perche' in Italia ci sono anche gli italiani e coloro che vivono grazie ai flussi turistici degli stranieri, che vorrebbero essere tranquilli e muoversi senza disagi. E il ministro ha dimostrato di essersi dimenticato di queste persone, o, peggio, ha considerato che avrebbe potuto farne cio' che voleva. Crediamo che governare sia si' decidere, ma pensando a tutti gli italiani, anche quelli che del G8 di Genova non ne vogliono sapere e non vogliono esserne coinvolti.
Crediamo che siano maturi i tempi per cambiare immediatamente rotta, anche perche' non crediamo che i presunti facinorosi potrebbero essere arginati dalla sospensione dei vantaggi del trattato di Schengen, e pure se in parte lo fossero, il prezzo e' comunque troppo alto per tutti gli italiani, e il gioco non vale la candela.
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