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SPERIMENTAZIONE RU486. MEGLIO TARDI CHE MAI! COSA ASPETTANO GLI ALTRI OSPEDALI E LE ALTRE REGIONI?
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Comunicato 
10 settembre 2005 0:00
 

Firenze, 10 Settembre 2005. Dopo cinque anni e' finalmente arrivata l'autorizzazione per la sperimentazione della pillola abortiva RU486. L'ospedale Sant'Anna di Torino potra' praticare 400 interruzioni di gravidanza senza dover ricorrere all'anestesia e all'intervento chirurgico: l'aborto farmacologico prevede il blocco degli effetti dell'ormone progesterone interrompendo lo sviluppo della gravidanza (la RU486 propriamente detta) e una prostaglandina che induce contrazioni uterine che provocano l'espulsione dei tessuti embrionali. Il tutto con l'assistenza di un medico a livello ambulatoriale e senza ricoveri e degenza ospedaliera.
Una semplificazione e una economicita' che fanno solo bene a chi decide di abortire e a chi deve sostenerne le spese. E se c'e' ancora qualcuno che sostiene che sara' un invito ad abortire perche' piu' facile, vuole dire che e' una persona che non sa di cosa sta parlando, perche' e' come se, per un qualunque intervento chirurgico, si rifiutassero nuove tecniche meno invasive e piu' economiche, solo perche' chi vi ricorre sarebbe piu' stimolato a farlo. L'aborto non e' mai una scelta di piacere, ma il rimedio ad un errore o un incidente, cosi' come qualunque altro intervento sanitario.
I tempi jurassici che il ministero della Sanita' ha impiegato per autorizzare l'ospedale torinese sono pero' un pessimo segnale, anche in considerazione del fatto che la RU486 e' legale in tutti i Paesi dell'Ue tranne Italia, Portogallo e Lussemburgo. Non si tratta quindi di chissa' quale rivoluzione, ma una razionalizzazione gia ampiamente sperimentata.
Il problema e' che per ora questo potra' accadere solo a Torino. Dove sono trutte le altre strutture ospedaliere italiane e tutte le amministrazioni regionali che godrebbero dei vantaggi di cui sopra? Stanno continuando a far pagare il prezzo dei loro compromessi politici ai contribuenti e alle pazienti? Non vedendo muovere nulla all'orizzonte non possiamo che pensare questo, col grande desiderio di cominciare ad essere a breve smentiti.
Per chi vuole maggiori informazioni su questo intervento abortivo e firmare una petizione che ne chiede la legalizzazione, puo' recarsi a questo indirizzo: clicca qui
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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