testata ADUC
TICKET SANITARI
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
20 febbraio 2002 0:00
 


LA LIGURIA LI REINTRODUCE A DISPETTO DEGLI IMPEGNI DEL MINISTRO DELLA SALUTE.
A COSA SERVE IL MINISTERO DELLA SALUTE? PERCHE' NON FARNE A MENO?

Firenze, 20 Febbraio 2002. La Regione Liguria, amministrata dal centro-destra, ha deciso di reintrodurre i ticket sanitari. Lo ha annunciato l'assessore regionale alla Sanita' con una infuocata dichiarazione. "L'abolizione del ticket da parte del centro-sinistra -ha detto Piero Micossi- e' stata una indegna manovra elettorale che ha portato allo sperpero di risorse molto ingenti."
Non ci interessano piu' di tanto le polemiche tra centro-destra e centro-sinistra -dice il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito- mentre ci interessano i comportamenti degli amministratori e le decisioni in cui gli amministrati vengono presi in giro e usati come merce di scambio partitica.
Infatti sara' bene ricordare che proprio l'altro giorno, il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, dicendo il contrario di quello che aveva detto il giorno precedente sui ticket rispetto alla sicurezza contro il diffondersi del morbo della mucca pazza, aveva detto di essere contrario a qualunque ticket in qualunque ambito. E ci sembra che il ministro Sirchia sia in una maggioranza politica affine a quella della Regione Liguria. E allora? L'assessore ligure con chi se la prende? Ai fini osservatori dell'edilizia partitica di destra, di sinistra e di centro, lasciamo giudicare.
Noi prendiamo atto di una conferma che, la diminuzione della fiscalita' nazionale, non e' altro che un suo spostamento a livello regionale e locale; sottolineando che questi sono calcoli che non vengono presi in considerazione quando ci si viene a raccontare che le tasse stanno diminuendo di questa o quell'altra percentuale.
Nello stesso tempo riproponiamo una domanda: ma a cosa serve il ministero della Salute? Non basterebbero le linee guida della Commissione europea, visto che poi, ognuno di noi, quando deve usufruire del servizio sanitario, deve confrontarsi con strutture e servizi che sono gestite e decise dalla specifiche regioni?
Vista la differenza che si puo' manifestare tra livello regionale e quello nazionale (ticket si' e ticket no, che per i consumatori e' cio' che conta), se quest'ultimo non ha poteri decisionali, ma solo declamatori (le "promesse" di Sirchia sono all'ordine del giorno delle cronache giornalistiche), non sarebbe un risparmio per tutti non averlo? Ci sembrerebbe che, in una politica di contenimento e risparmio della spesa pubblica, nonche' di semplificazione amministrativa, non sarebbe una scelta senza senno.
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS