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A Vicenza i cancerogeni nell’aria oltre i limiti sanitari non frenano le corse podistiche
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Comunicato di Maria Grazia Lucchiari
17 marzo 2014 12:33
 
 Il Comune di Vicenza chiude al traffico delle auto una parte della città per via del grave inquinamento da polveri sottili. Negli ultimi sei giorni i cancerogeni nell’aria hanno superato i limiti sanitari raggiungendo il picco massimo sabato e domenica rispettivamente con 121 e 113 microgrammi per metro cubo d’aria. A 50 microgrammi la legge fissa il limite sanitario. Esattamente i due giorni in cui più di 10mila sportivi si sono dati appuntamento per due marce con percorso nel centro cittadino. Certamente un’aria pessima per fare attività sportiva, così dicono i medici, per il fatto che un corpo sotto sforzo deve assorbire più aria, che a Vicenza è satura di cancerogeni. Una delle conseguenze dell'inquinamento è anche lo scompenso cardiaco e il suo aggravamento. Pertanto il beneficio dello sport si trasforma in danno sanitario, un danno che ogni sindaco ha l’obbligo per legge di prevenire e tutelare. Ma si sa che, da queste parti, sindaci e assessori all’ambiente quando l’aria è più inquinata si inventano le domeniche ecologiche e danno via libera alle marce podistiche con migliaia di persone che, convinte di stare bene, invece, vanno incontro a rischi molto gravi per la loro salute. Ma le domeniche ecologiche sono giornate irresistibili per chi amministra le nostre città, perché dietro un presunto ruolo educativo, ipocrita e paternalistico, si copre ciò che in realtà è l’essenza dell’educazione ovvero il rispetto della legge, infatti, dal 2005 il sindaco e assessore all’ambiente non hanno ancora predisposto il Piano di Azione per il risanamento dell’aria assoggettato alla valutazione ambientale strategica, un piano che deve considerare tutte le fonti di inquinamento dei Comuni dell’area attorno a Vicenza e non solo il traffico veicolare. Un obbligo preciso della Comunità europea e della legge nazionale. Tanto che i provvedimenti in materia presi dall’amministrazione se sono adottati in assenza della valutazione ambientale strategica sono annullabili per violazione di legge. Se, come afferma uno studio del Comune, la maggior parte dell’inquinamento che grava sulla città, un 55%, deriva dall’attività pesante delle acciaierie Valbruna, si comprende che la domenica ecologica per sindaco e assessore all’ambiente ha altre finalità, molto lontane dalla pianificazione strategica del risanamento dell’aria.
 
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