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VIRUS DEI POLLI. IL CONSUMATORE DIMENTICATO. VERSO L'INVITO AL NON-CONSUMO ASSOLUTO?
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Comunicato 
24 settembre 2005 0:00
 

Firenze, 24 settembre 2005. Lo scorso 16 settembre il Consiglio dei ministri ha approvato i provvedimenti per la prevenzione della diffusione dell'influenza aviaria: una serie di norme e dispositivi contro le frodi, i controlli sull'import e sui prodotti da commercializzare, nonche' una scorta di vaccini per il 10% della popolazione e la disponibilita' finanziaria per aumentare questa percentuale.
Bene? Non tanto! E vediamo perche'.
E' proprio notizia di oggi che 50 quintali di carne, fra cui pollame sono stati sequestrati dai Nas dei Carabinieri di Firenze e Livorno durante controlli in magazzini e negozi cinesi: importazioni illecite su cui saranno fatte le analisi. Il tutto e' partito da un controllo in un supermercato di Prato che gia' commercializzava questi polli. E un po' dovunque, in Italia, leggendo le cronache locali si viene al corrente di situazioni simili.
Ieri, invece, i ministri della Sanita' e delle Politiche Agricole hanno fatto approvare al Consiglio dei ministri uno stanziamento di 20 milioni di euro per interventi a sostegno della produzione avicola nazionale che, proprio in questo periodo, ha fatto registrare un calo dei consumi del 10%.
A nostro avviso c'e' qualcosa che manca: l'attenzione al consumatore, al di l'a delle campagne pubblicitarie che ricordano la qualita' della produzione avicola nazionale. Cioe', il consumatore che va ad acquistare una carne bianca, quali garanzie ha? La repressione delle frodi e' in atto, ma si tratta, giustamente, di episodi. Dov'e' la sistematicita'? Quali controlli vengono fatti dalle Asl in modo capillare sul territorio? Quali e quanti sono i dati degli ultimi 12 mesi, o degli ultimi tre mesi (da quando il problema aviaria si e' acuito) si' da tranquillizzare il consumatore? Proprio quel pollo che il singolo consumatore va ad acquistare, al di la' dell'etichetta (che potrebbe essere anche falsificata), che garanzie da'? E quindi, quali stanziamento sono stati fatti in materia cosi' come per rimediare al calo della produzione?
Sono domande che rivolgiamo al ministero delle Politiche Agricole e che, allo stato, non hanno risposte, perche' l'attenzione, purtroppo, e' solo concentrata sugli aspetti produttivi e non di consumo.
E' evidente che se queste domande resteranno senza risposte, per difenderci, non essendo sufficientemente tutelati dalle autorita', e potendo anche vivere senza mangiare carne bianca, saremo costretti ad una campagna in cui inviteremo i consumatori al non-consumo.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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