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VITAMINA C E LEGGENDE METROPOLITANE
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Comunicato 
21 novembre 2001 0:00
 



Roma, 21 novembre 2001. "Ho il raffreddore, devo prendere la vitamina C". Quante volte abbiamo sentito questa frase -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- ed e' una delle leggende metropolitane piu' diffuse, avvalorata da un simpaticissimo premio Nobel, Linus Pauling, che purtroppo non c'e' piu'. Nonostante le affermazioni di Pauling, numerose ricerche, effettuate da prestigiosi istituti americani, smentiscono questa ennesima leggenda metropolitana. Assumere dosi massicce di vitamina C non serve a proteggerci dall'influenza e dal raffreddore, anzi, viene messo in superlavoro il rene che deve eliminarla, con qualche complicazione relativa alla formazione di ossalati, cioe' dei calcoli. Insomma la vitamina C in eccesso l'organismo la elimina con la pipi'. In farmacia troviamo numerose confezioni di farmaci con aggiunta di vitamina C, addirittura fino a 1 grammo (1000 milligrammi) : non servono o meglio servono a chi li produce e a chi li vende. Vero e' che la vitamina C e' fondamentale per il nostro organismo (si ricordi lo scorbuto, che colpiva i marinai dei secoli scorsi per la alimentazione a base di cibi essiccati), perche' interviene nei processi di ossidoriduzioni, nella sintesi del collagene e nell'assorbimento del ferro, ma la dose media giornaliera e' di 60 milligrammi. Una bella spremuta di arance (frutta di stagione) soddisfa il fabbisogno, oltre a rifornirci di sali minerali. Il di piu' finisce nel bagno!
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