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Mercato e consumatori. Essere liberi in una societa' di furbetti e truffatori. Che difficile....
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Editoriale di Vincenzo Donvito
28 ottobre 2009 7:03
 
La fiducia dei cittadini verso le associazioni di consumatori e' notoriamente tra le piu' alte. Vuoi perche' sono ancora una novita', vuoi perche' sostanzialmente sono fuori dell'agora' partitica, vuoi perche' non si beccano fra di loro ma grossomodo hanno “avversari” tutti da una parte (aziende e istituzioni), queste associazioni riescono ad essere simpatiche ai cittadini che le stimolano chiedendo il loro intervento. Intervento che puo' esser dato in tanti modi e che noi Aduc abbiamo deciso dovesse essere a base di informazioni e strumenti perche' i cittadini, presa consapevolezza dei propri diritti e doveri, possano fare da se'.
Siamo abbastanza unici nel panorama di associazioni che abitualmente “fanno le veci” dei loro assistiti ma, siccome siamo consapevoli dei nostri limiti e della necessaria nostra provvisorieta', abbiamo pensato che fosse questo il modo per esserci: ogni cittadino diviene a proprio modo “associazione di se stesso” e col bagaglio che noi gli mettiamo a disposizione si confronta e si scontra con la propria controparte.
In questo contesto ogni tanto ci sentiamo chiedere cosa facciamo noi associazione per aiutare i cittadini e per cambiare le cose che non vanno. Domanda legittima perche', al di la' dei buoni propositi, cio' che conta sono i risultati... e se questi non ci sono, la constatazione di essere impotenti non e' compensata dalla soddisfazione di aver presumibilmente usato un buon metodo.
Siamo tutti in un mare di magagne, circondati da furbetti e truffatori che, da quando c'e' piu' mercato e meno monopolio si sono moltiplicati. Abbiamo piu' scelta e piu' liberta', ma il prezzo da pagare e' stato anche quello di avere piu' disonesti, nel pubblico e nel privato. Soprattutto -e questo e' l'aspetto piu' sintomatico- sono aumentati coloro che dicono di agire per l'interesse dell'utente e del consumatore ma, a ben guardare, hanno solo modificato alcuni termini, sorridono piu' spesso e cosi' rubano ugualmente fiducia e denaro.
Siamo pieni di aziende telefoniche che si comportano in questo modo. E da quando si e' anche aperto il mercato dell'energia, altrettanto fenomeno si e' sviluppato in quest'ambito.
E' dei giorni scorsi la condanna dell'Antitrust al gestore di gas ed elettricita' Sorgenia: 350.000 euro per avere attivato servizi non richiesti, ostacolato il diritto di recesso e diffuso messaggi ingannevoli. Una multa che abbiamo denunciato come irrisoria e facilmente assorbibile da chi non crediamo abbia intenzione di cambiare politica commerciale. Sintomatico rilevare come questa azienda del gruppo Cir/De Benedetti, dopo una nostra denuncia per comportamento commerciale scorretto abbia cercato di blandirci vantando un loro notevole impegno nei rapporti con la clientela, cercando di coinvolgerci cosi' come fanno con altre associazioni. Noi ovviamente non siamo stati disponibili perche' il nostro unico riferimento sono le leggi e le norme delle specifiche Autorita'... e qualche giorno dopo e' arrivata la multa dell'Antitrust.
Ma non basta. Anche il mondo dei viaggi, con l'esplosione del low cost che ha evitato una crisi profonda del settore, ha avuto ed ha le proprie lacrime. Un ambito in cui, se noi diamo indicazioni di non usare un operatore perche' magari ha le azioni in Borsa sospese e proprio in quei giorni migliaia di persone sono state lasciate a terra dal fallimento di altri tour operator e vettori aerei, veniamo subito minacciati e probabilmente ci porteranno in giudizio perche', a loro dire, non abbiamo il diritto di avvisare i viaggiatori sul fatto che sia meglio utilizzare operatori solidi piuttosto che traballanti.
Non solo. Numerose sono le cause che abbiamo in corso perche' nei nostri forum di discussione diamo spazio libero alle lamentele di consumatori contro disservizi o presunte truffe. Cause in cui, grazie a normative interpretabili in modo diverso rispetto al giudice incaricato, ci viene dato torto e ragione.. .cosi' come cambia il tempo.
E' il mare di magagne. In cui navigano cittadini consumatori e noi che abbiamo scelto di aiutarli per cercare di vivere con meno problemi e piu' diritti.
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