Per quattordici anni, il detective pluridecorato della polizia di Stato Jack Cole ha combattuto il narcotraffico in prima linea. Per anni ha rischiato la vita infiltrando organizzazioni criminali sotto copertura. Ma ora ha cambiato idea sul metodo di sconfiggere questa piaga.
Oggi Cole è diventato il nuovo direttore del "Law Enforcement Against Prohibition", associazione di poliziotti contro il proibizionismo sulle droghe.
Per Cole la depenalizzazione delle droghe porterebbe i signori della droga alla bancarotta, diminuirebbe la violenza, preverrebbe il sovraffollamento carcerario e ridurrebbe drasticamente i decessi per overdose permettendo ai consumatori di acquistare prodotti controllati e quindi meno pericolosi. Inoltre si risparmierebbero miliardi di dollari che potrebbero essere destinati alla salute, all'educazione e altri programmi contro la tossicodipendenza. "Il fenomeno della droga non può essere controllato fintanto che è illegale", ha detto il detective.
Intervenendo ad una conferenza in New Mexico, Cole ha spiegato che gli Usa hanno speso mille miliardi di dollari in 40 anni e "i risultati sono 39 milioni di arresti per reati non violenti legati agli stupefacenti solo nel nostro Paese. Sono troppi soldi e troppe vite buttate via".