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 MONDO - MONDO - Contraccezione. Cala in assoluto ma aumenta in Paesi in via di sviluppo
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25 giugno 2012 12:57
 
La domanda di contraccettivi moderni nei Paesi in via di sviluppo ha avuto una maggiore risposta negli ultimi anni, anche se non ancora sufficiente. E' quanto emerge da uno studio dell'Istituto Guttmacher e dell'Unfpa (United Nations Population Fund), che ha trovato che il numero di donne che vuole evitare una gravidanza ma non utilizza contraccezione moderna e' leggermente diminuito tra il 2008 e il 2012, da 226 a 222 milioni. Tuttavia, nei 69 Paesi piu' poveri il numero e' cresciuto, da 153 a 162 milioni.
Secondo lo studio, che mira alla stima di costi e benefici dei servizi di contraccezione nel 2012, nei Paesi poveri sono 645 milioni le donne in eta' riproduttiva (15-49 anni) che utilizzano metodi contraccettivi moderni, 42 milioni in piu' del 2008. Circa meta' del dato e' dovuto a una crescita della popolazione piu' che a un piu' alto tasso di utilizzo di contraccettivi. Quello che appare preoccupante e' che l'aumento nel numero di utilizzatrici tra il 2008 e il 2012 (circa 10 milioni ogni anno) era molto piu' basso dell'incremento annuale medio registrato tra il 2003 e il 2008 (circa 20 milioni). La percentuale complessiva tra le donne sposate - che compongono il 92 per cento del gruppo delle utilizzatrici - e' rimasta sostanzialmente invariata tra il 2008 e il 2012. Le variazioni piu' significative hanno riguardato l'Africa orientale (dal 20 al 27 per cento) e il Sud Est Asiatico (dal 50 al 56 per cento), mentre un lieve cambiamento e' registrato in Africa Occidentale e Centrale, regione in cui meno del 10 per cento delle donne sposate utilizza contraccettivi moderni.
"Il desiderio di avere famiglie meno numerose sta crescendo in molte parti del mondo, e ancora molte donne non sono capaci di avere il numero di figli che vorrebbe e quando li vorrebbe - ha spiegato Sharon Camp, presidente del Guttmacher Institute - gli investimenti attuali sono lontani dal rendere questa esigenza una realta'". Fornire assistenza contraccettiva nei Paesi in via di sviluppo costerebbe 4 miliardi all'anno ma permetterebbe di risparmiarne 5,6 in costi di servizi di maternita' e salute neonatale, oltre a ridurre le gravidanze indesiderate, gli aborti e le morti legate alla gravidanza. "Incontrare la domanda globale della pianificazione familiare - ha detto Babatunde Osotimehin, direttore esecutivo dell'Unfpa - non solo salverebbe vite di donne e bambini, ma rafforzerebbe il ruolo delle donne, ridurrebbe la poverta' e consentirebbe la costruzione di nazioni piu' forti".
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